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Lettera
20 aprile 2000 0:00
Gent.li Sig.ri,
gradirei ricevere un Vostro parere riguardo all'acquisto di un lotto di terreno edificabile. Per semplificare indichero' con delle lettere i soggetti coinvolti nell'operazione. Nel Novembre del 1997 il proprietario (A) di un terreno edificabile stipula un contratto preliminare di vendita con (B). Nel giugno del 1998 (B) stipula un contratto preliminare di vendita con il sottoscritto (C) avente per oggetto un lotto da stralciarsi dal piu' ampio terreno promesso in vendita da (A) a (B) con il preliminare precedente. Nel luglio dello stesso anno con atto notarile il proprietario (A) contestualmente vendeva al sottoscritto (C) il lotto di terreno promessogli da (B) e a quest'ultimo la restante parte. Sia nei due preliminari di vendita che nell'atto notarile il terreno edificabile e' stato indicato come facente parte di una lottizzazione privata regolata da una convenzione stipulata tra il lottizzante e il Comune. Da tale convenzione risultava che gli oneri di Urbanizzazione Primaria e Secondaria erano stati assolti dal lottizzante privato e quindi chi intende costruire su tale terreno e' tenuto a corrispondere al Comune il solo contributo di costruzione.
Il sottoscritto (C) ha presentato un progetto per la costruzione di una casa di civile abitazione approvato dalla commissione edilizia. Il Comune per il rilascio della concessione esige dal sottoscritto il pagamento, oltre che del contributo di costruzione, anche degli oneri di urbanizzazione Primaria e Secondaria in quanto ritiene che il lotto di terreno in oggetto non faccia parte della suddetta lottizzazione privata.
Vorrei sapere se il sottoscritto ha titolo di pretendere il pagamento di tali oneri da (B) o da (A), ed in caso affermativo, quale procedura seguire?
Ringrazio per la disponibilita' e distintamente saluto.
Risposta:
Lei ha diritto a richiedere il rimborso del danno al suo dante causa ove il particolare in questione non fosse conoscibile da lei autonomamente (recandosi in Comune e valutando gli atti) o se la controparte si fosse impegnata, sottacendole la verita' e garantendo per contratto qualcosa di falso.
gradirei ricevere un Vostro parere riguardo all'acquisto di un lotto di terreno edificabile. Per semplificare indichero' con delle lettere i soggetti coinvolti nell'operazione. Nel Novembre del 1997 il proprietario (A) di un terreno edificabile stipula un contratto preliminare di vendita con (B). Nel giugno del 1998 (B) stipula un contratto preliminare di vendita con il sottoscritto (C) avente per oggetto un lotto da stralciarsi dal piu' ampio terreno promesso in vendita da (A) a (B) con il preliminare precedente. Nel luglio dello stesso anno con atto notarile il proprietario (A) contestualmente vendeva al sottoscritto (C) il lotto di terreno promessogli da (B) e a quest'ultimo la restante parte. Sia nei due preliminari di vendita che nell'atto notarile il terreno edificabile e' stato indicato come facente parte di una lottizzazione privata regolata da una convenzione stipulata tra il lottizzante e il Comune. Da tale convenzione risultava che gli oneri di Urbanizzazione Primaria e Secondaria erano stati assolti dal lottizzante privato e quindi chi intende costruire su tale terreno e' tenuto a corrispondere al Comune il solo contributo di costruzione.
Il sottoscritto (C) ha presentato un progetto per la costruzione di una casa di civile abitazione approvato dalla commissione edilizia. Il Comune per il rilascio della concessione esige dal sottoscritto il pagamento, oltre che del contributo di costruzione, anche degli oneri di urbanizzazione Primaria e Secondaria in quanto ritiene che il lotto di terreno in oggetto non faccia parte della suddetta lottizzazione privata.
Vorrei sapere se il sottoscritto ha titolo di pretendere il pagamento di tali oneri da (B) o da (A), ed in caso affermativo, quale procedura seguire?
Ringrazio per la disponibilita' e distintamente saluto.
Risposta:
Lei ha diritto a richiedere il rimborso del danno al suo dante causa ove il particolare in questione non fosse conoscibile da lei autonomamente (recandosi in Comune e valutando gli atti) o se la controparte si fosse impegnata, sottacendole la verita' e garantendo per contratto qualcosa di falso.
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