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Lettera 
19 aprile 2000 0:00
 
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RICHIESTA.............Ho acquistato un viaggio a Creta con un'agenzia che me lo ha venduto per conto della Francorosso, con partenza il 25.4. Oggi per ragioni di famiglia ho tentato di annullare il mio acquisto e mi e’ stato risposto dall'agenzia che se non presento un certificato medico, mi verra’ trattenuto il 50% del valore del viaggio.
Possibile che sia necessario fare un falso per recedere in particolare con la certezza che il viaggio in oggetto sara’ collocato immediatamente?

Risposta:
Se il contratto della sua Agenzia di viaggi prevede che per restituire al cliente l'intera somma versata  -qualora il cliente fosse costretto a recedere- il cliente deve dimostrare di possedere le prove tangibili per cui non puo' piu' partire, allora il cliente deve, per rispettare il contratto e per non apparire inadempiente, rispettare tali clausolei. Se pero' il contratto non dice niente e si limita a specificare che per es. qualora il cliente non potesse piu' partire egli ha diritto al rimborso della cifra versata, allora invii una A/R alla agenzia in cui ingiunge di provvedere al rimborso di lire tot entro tot giorni, perche' altrimenti fara' causa per inadempienza. Nel suo caso, ci sembra di capire da quanto accenna, che il contratto preveda -in caso di recesso immotivato- il pagamento di una penale pari al 50%. Fermo restando che sarebbe facolta' della compagnia pretendere da lei l'esecuzione del contratto, nel caso in cui decidano di accontentarsi del pagamento di una penale, allora questa non deve essere eccessiva, altrimenti viene violato quanto disposto dall'art. 1469 bis e ss del codice civile in tema di clausole vessatorie. Pertanto, invii una raccomandata A/R in cui fa presente che detta clausola e' vessatoria e pertanto inapplicabile. Poi, in seguito, potra' tentare un accordo per una penale giusta (20, massimo 30%).
 
 
 
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