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Lettera 
18 aprile 2000 0:00
 
Spett.le associazione,
vi scrivo per segnalarvi un problema sulle bollette Telecom, che ho potuto constatare anche su vari siti in rete.
Perche’ gli utenti Telecom che richiedono il dettaglio delle telefonate effettuate si vedono arrivare una fattura in cui i numeri sono oscurati ? Una risposta a questo quesito e’ stata data da Alessandro Ghezzer su clicca qui In sintesi ecco cosa ha scoperto:
"Gli abbonati alla Telecom si sentono, dunque, rispondere invariabilmente (perfino dal Ministero!) che non e’ possibile ricevere la documentazione integrale degli addebiti per via della direttiva sopracitata, che imporrebbe ai gestori di oscurare le bollette. Orbene, noi siamo andati a leggerci questa mitica direttiva ed abbiamo scoperto che non e’ affatto cosi’!
Ci sono due precisi riferimenti alla fatturazione dettagliata, ma in nessun caso si impone, come fin qui sostenuto, l’oscuramento delle ultime cifre. Alla "considerazione" n. 18, peraltro assai confusa e di non immediata interpretazione, si legge: "…considerando che l’introduzione di fatture dettagliate ha aumentato le possibilita’ dell’abbonato di verificare l’esattezza delle somme addebitate dal fornitore del servizio e, al tempo stesso, puo’ mettere in pericolo la vita privata degli utenti dei servizi di telecomunicazione offerti al pubblico; che pertanto, per tutelare la vita privata degli utenti, gli Stati membri devono incoraggiare lo sviluppo di opzioni diverse di servizi di telecomunicazione, ad esempio possibilita’ alternative di pagamento che permettano un accesso anonimo, o rigorosamente privato, ai servizi di telecomunicazione offerti al pubblico, quali carte telefoniche, oppure possibilita’ di pagamento con carta di credito; che, in alternativa, gli Stati membri possono prescrivere, allo stesso scopo, che nei numeri chiamati menzionati nelle fatture dettagliate, siano cancellate alcune cifre".
Ma ecco l’articolo vero e proprio relativo alla fatturazione dettagliata, il n. 7:
"1) gli abbonati hanno diritto a ricevere fatture non dettagliate;
2) gli Stati membri applicano le disposizioni nazionali per conciliare i diritti degli abbonati che ricevono fatture dettagliate con il diritto alla vita privata degli utenti chiamanti e degli abbonati chiamati, ad esempio garantendo che detti utenti e abbonati possano disporre di sufficienti modalita’ alternative per le comunicazioni o per i pagamenti".
Questo il testo letterale della direttiva europea. Appare subito curioso il diritto (in Italia tramutato immediatamente in obbligo) a ricevere la fatturazione NON dettagliata. Ma che razza di diritto e’, se non esiste, PRIMA, la possibilita’ di ricevere le fatture dettagliate? E’ come dire: "l’abbonato ha diritto a ricevere dieci frustate". E grazie tante! Da nessuna parte sta scritto comunque che il gestore telefonico deve oscurare i numeri riportati nella documentazione, come hanno sostenuto finora Telecom Italia, Ministero e persino il Garante della Privacy.
Ma vediamo piuttosto come lo Stato Italiano ha "recepito" la direttiva europea, stravolgendo in realta’ le intenzioni del legislatore europeo a tutto beneficio del monopolista telefonico nazionale, da sempre impegnato, di riffa o di raffa, ad impedire all’utente qualsiasi controllo delle proprie bollette. Il tutto si traduce dunque nel tristemente famoso decreto legge n. 171 del 13 maggio 1998, art. 5, comma 3, laddove si legge che: "3. Gli abbonati hanno diritto di ricevere in dettaglio, a richiesta e senza alcun aggravio di spesa, la dimostrazione degli elementi che compongono la fattura relativi, in particolare, alla data e all’ora di inizio della conversazione, al numero selezionato, al tipo, alla localita’, alla durata, al numero di scatti addebitati per ciascuna conversazione". Fin qui tutto bene (cioe’ la parte fumogena), se non fosse per la furberia finale con la quale si vanifica quanto appena affermato: "In ogni caso nella documentazione fornita all’abbonato non sono evidenziate le ultime tre cifre del numero chiamato". Et voila’, ecco bellamente gabbato l’utente-bue che, con un espediente da azzeccagarbugli si vede cosi’ eliminare, tout court e per legge, l’altrettanto elementare diritto di ricevere la fattura dettagliata coi numeri interi, e quindi "la dimostrazione degli elementi che compongono la fattura" come recita invano e contraddittoriamente il D.L. cosi’ raffazzonato. Con tanti cari saluti alla vera trasparenza.
Ma non e’ tutto: non si capisce bene neppure l’assurdita’ della privacy applicata a rovescio, e cioe’ all’intestatario della linea, che non ha diritto di ricevere la documentazione delle sue stesse telefonate e delle bollette che egli dovra’ comunque pagare; e’ davvero curioso, per non dire demenziale, che il diritto alla privacy si eserciti proprio contro chi dovrebbe essere tutelato, e non invece nei confronti di Telecom che puo’ disporre della privacy degli utenti a proprio piacimento.
Grazie per la vostra pazienza.

Risposta:
La ringraziamo per la sua interessante ricerca: l’unico modo per ottenere la documentazione integrale e' intentare causa al gestore -dimostrando come la legge sulla privacy comunque non preveda l’oscurazione come poi interpretato- sperando di ricevere sentenza positiva.
 
 
 
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