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Lettera 
18 aprile 2000 0:00
 
La Telecom dimostra una volta di piu’ come si possono aumentare i guadagni fornendo un servizio peggiore.
Anche chiamandola TAT invece di TUT, la fregatura per chi naviga in Internet e’ sempre in agguato.
Utenti residenti in zone con impianti obsoleti, dotati di linee e centraline scadenti sono particolarmente svantaggiati, senza contare lo sconforto di poter utilizzare Internet solo "al rallentatore".
Primo problema: accedere al provider. Al collegamento con il POP viene verificato il collegamento TCP/IP e i dati dell’utente (username e password). Se la linea e’ rumorosa il PC setta la velocita’ di collegamento troppo bassa o non vengono riconosciuti dal POP i dati identificativi dell’utente. Cosi’ bisogna rilanciare il collegamento finche’ non si accede decentemente al POP. E vai con lo scatto alla risposta!
Secondo problema: caduta di linea. Sempre in caso di linee scadenti il modem si scollega dal POP e bisogna ovviamente ricollegarsi (se uno non si e’ gia’ stufato prima). In questi casi le cadute del collegamento avvengono spesso dopo qualche minuto di navigazione. E cosi’ tanti saluti alle tariffe agevolate per i collegamenti di lunga durata!
Terzo problema: la lentezza. Anche se si e’ riusciti a ottenere un collegamento con il POP e mantenerlo in vita abbastanza a lungo, la rumorosita’ della linea rallenta vistosamente lo scaricamento delle pagine WEB e della posta obbligando l’utente a penose attese. Un'attesa che comunque si paga come se si stesse viaggiando alla velocita’ della luce. E come se una linea aerea facesse pagare i viaggiatori, oltre al biglietto aereo, tutto il tempo che passano in aeroporto in attesa dell’aereo che magari e’ in ritardo per colpa della stessa compagnia!
Proposte.
1 - Eliminare SUBITO lo scatto alla risposta.
2 - I numeri richiamati entro 3 minuti non vanno considerati una nuova chiamata ma come un prolungamento della precedente.
3 - L’utente paghi in funzione dei Byte ricevuti e trasmessi e cioe’ all’effettivo utilizzo delle linee telefoniche parametrizzando la quantita’ di dati ad una velocita’ di trasferimento accettabile.
Per la cronaca, chi Vi scrive non e’ un neofita del computer, dispone di un PC moderno (PIII450), di un modem 56KV90 di buona qualita’ (3Com), e’ collegato con il miglior provider a pagamento della citta’ (un provider di classe B, per chi sa cosa vuol dire) ed ha verificato che con condizioni meteo favorevoli (e’ proprio come navigare in barca) si riescono ad ottenere collegamenti anche con velocita’ accettabili. Altri utenti con lo stesso problema, contattati su vari newsgroup, hanno confermato il totale disinteresse della Telecom nei riguardi delle velocita’ di collegamento in Internet. Dopo ripetute richieste sono riuscito a sapere da tecnici Telecom che la stessa garantisce velocita’ di collegamento risibili.
La soluzione potrebbe essere il collegamento ISDN al quale corrisponde pero’ un costo doppio del canone (oltre a vari rischi tecnici che forse non conoscete). Si parlava tempo fa dell’abolizione del canone di abbonamento. C'e’ qualche certezza, che so, una legge, una data?
Grazie.

Risposta:
Non ci sono ancora elementi certi per cio' che concerne il rimborso del canone: si presuppone che a partire da Luglio non sara' piu' dovuto da parte di chi non utilizza piu’ Telecom.
La ringraziamo per la segnalazione, anche se in parte la sua analisi si scontra con il dato di fatto che contrattualmente Telecom e' tenuta a fornire solo linee per la telefonia (e conseguentemente tenderebbe ad esercitare pressioni sul governo per ottenere sovvenzioni atte al miglioramento ed al potenziamento delle linee, non volendone -e non dovendone- sostenere le spese).
 
 
 
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