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Lettera 
9 aprile 1999 0:00
 
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RICHIESTA.............Ho ricevuto una cartella esattoriale che mi ingiunge di pagare Lit.159.000 per il canone riferito al 1995 del mio telefono cellulare TIM (di cui é riportato il numero). Tutto normale se non fosse per qualche piccolo particolare:
1) Non ho mai posseduto un telefono cellulare intestato a mio nome, non ho altresi' mai sottoscritto contratti di abbonamento ne' con TIM ne' tantomeno con altre compagnie telefoniche.
2) L'operatore del 119 da me consultato mi ha confermato che a mio nome negli anni dal 1995 al 1997 c'era effettivamente a(le generalita', l'indirizzo, il codice fiscale sono esatti) un abbonamento per un telefono cellulare con il numero riportato sulla cartella esattoriale, e che le bollette, fatta eccezione per quella contestatami in oggetto risultano tutte regolarmente pagate.
3) Non ho mai ricevuto in passato alcuna bolletta al mio indirizzo, ne' solleciti di alcun genere o comunicazione alcuna da parte della TIM prima di oggi per il fantomatico telefonino.
4) E' forse superfluo aggiungere che non ho mai pagato le bollette che invece risultano quietanzate.
Debbo dedurre pertanto che attraverso un meccanismo di cui ignoro i particolari una ignota persona, spacciandosi per il sottoscritto abbia potuto contrarre un abbonamento con TIM (allora Telecom o SIP?) falsificando firma e documento di riconoscimento, essendosi in precedenza procurato i miei dati anagrafici nonche' il codice fiscale, riuscendo infine ad evitare che le bollette ad esso relative fossero domiciliate al mio indirizzo. Tutto questo per motivi che sfuggono anche alla mia pur fervida immaginazione. Vi pare un quadro sufficientemente inquietante? Quali sono i passi che a vostro avviso dovrei compiere in una situazione simile?

Risposta:
La prima cosa da fare sara' una denuncia CONTRO IGNOTI (mi raccomando, non si faccia convincere a farla contro Tim, per esempio, poiche' sarebbe un arbitrio) dopo di che ne invii copia a Telecom, diffidandoli dal reiterare la richiesta, visto che lei non ha mai sottoscritto tale abbonamento. Piu' di questo non puo' fare, salvo attendere di essere convocato in causa da Tim, se vorranno. Altrimenti, potrebbe vedere di accelerare i tempi, essendo lei a provvedere a convocarli davanti al giudice di pace. Per far cio', occorrera' che lei provveda ad aggiungere -alla raccomandata in cui gli comunica di aver fatto denuncia e gli diffida di richiedere gli importi- di mostrarle comunque -visto che lei e' stato chiamato illegittimamente in causa da tali atti, gli atti stessi in questione, in particolar modo il contratto relativo, in modo che lei possa provvedere -prendendo visione degli stessi- ad agire per la tutela dei suoi diritti contro chi ha imbastito la truffa in questione. Li avverta che in mancata di pronta consegna di copia degli stessi entro e non oltre il termine di 15 gg, si vedra' costretto ad adire le vie legali, onde ottenere la consegna degli stessi. Nel caso in cui non senta nulla, allora dovra' adire le vie legali, andando dal giudice di pace della sua citta', chiedendo di fissare un'udienza. In quella sede, Tim continuera' a pretendere il pagamento e lei dovra' contestare la firma del contratto e tutto il resto, con tanto di perito grafico. L'alternativa e' attendere che la stessa azione sia fatta da Tim, col rischio di non poter scegliere il terreno. Poiche' sicuramente Tim non lascera' perdere. Certo, il rischio di perdere -nonostante l'essere dalla parte della ragione- c'e'. La procedura comunque e' questa.
 
 
 
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