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Lettera 
27 marzo 2000 0:00
 
27-Mar-00
Tipo_Form.............CONSIGLI
RICHIESTA.............Spett.le ADUC,
sono vittima di un raggiro dell'ASSITALIA Le Assicurazioni d'Italia. In data 19/06/90 stipulavo una polizza di assicurazione sull'appartamento nel quale abitavo denominata "CASAFORTE" n°373762/21 cod.48 Ramo 24 Zona 854. All'atto della stipula mi viene comunicato che la durata e' decennale, ma che - secondo l'art. 7 delle condizioni generali di assicurazione - potevo disdirlo in qualunque momento. In data 19/06/91 alla variazione dei massimali il contratto riporta una nuova scadenza fissata al 19/06/2001. In data 10/05/94 cambio abitazione ed in quell'occasione effettuo una variazione della polizza che viene sostituita e prorogata per altri 10 anni. In data 19/05/99 cambio ancora abitazione e la polizza (a mia insaputa dato che al momento il contratto non era disponibile) viene di nuovo prorogata per ALTRI 10 ANNI!!! Secondo il punto 5 del contratto al comma "Diminuzione del rischio" come pattuito con l'agente Dott. Marco Tarchini provvedo a dotare la mia abitazione di impianto antifurto elettronico e sbarre alle finestre del piano terra che danno sulla strada e quindi posso chiedere una diminuzione del premio. Dopo vari miei tentativi di ottenere risposta relativamente ad un piccolo furto (telefono cellulare) da me subito in casa ad agosto dello scorso anno e regolarmente denunciato alle autorita' competenti, parlo con un nuovo agente il sig. Pi*** che mi comunica che a causa di comportamenti illeciti dei precedenti agenti licenzia dall'Assitalia, non trova la mia pratica. Dopo altre 3 settimane di inutili tentativi di chiudere il sinistro, chiamo per disdire la polizza vista la superficialita' con cui vengono trattati i clienti. Durante una telefonata una non meglio identificata Signora Orietta mi comunica che tanto il contratto scade nel 2009 e che quindi devo solo pagare e tacere. Alle mie rimostranze ottengo un appuntamento per venerdi 17 c.m., presso la loro sede di Mantova in Piazza 80mo Fanteria. Vengo ricevuto da una Signora che mi conferma il fatto, per me inaccettabile, che ogni qualvolta viene modificata la polizza per qualunque motivo la decorrenza riparte da zero e prosegue per 10 anni. Quindi questa polizza potrebbe durare tutta la vita! Naturalmente io insisto per rescindere il contratto minacciando le vie legali. A questo punto la Signora cerca di rabbonirmi OFFRENDOMI LA SOMMA DI LIRE 480.000 quale risarcimento del furto da me subito e che secondo lei non e' indennizzabile ma l'assegno rappresenta una maniera per invogliarmi a mantenere la polizza. Mi sento offeso dal modo di fare che rappresenta una maniera piuttosto "allegra" di gestire una assicurazione e visto che secondo loro il sinistro non e' indennizzabile rifiuto l'assegno che ha il sapore di una presa in giro. A questo punto mi viene detto che tanto ho firmato e che devo comunque pagare. Mi sembra assurdo che una polizza possa rinnovarsi ogni volta che viene variata per ben 10 anni e che non vi e' nessuna possibilita' di recesso da parte del contraente. Vi pregherei se possibile di aiutarmi, anche perche' mi sento veramente raggirato ed offeso dall'arroganza di certe compagnie assicuratrici. Intanto vorrei sapere se posso comunque mandare una raccomandata di disdetta entro il 19 aprile ovvero tre mesi prima dalla scadenza annuale.
Nel ringraziarvi per l'attenzione e per l'aiuto porgo
cordiali saluti.

Risposta:
Se sia o meno vero che il suo furto non e' risarcibile non possiamo immaginarlo, pero' ritengo che tanto per cominciare puo' inviare una raccomandata A/R di contestazione e poi -a seconda di cio' che il contratto prevede- decidere se fargli o meno causa per ottenerlo. Per cio' che concerne il rinnovo che comporta sempre la nascita di una nuova assicurazione, non e' dato sapere se sia vero: occorrerebbe che lei leggesse, e bene, il contratto che ha firmato. E' inutile chiedere a noi di indovinare cio' che lei puo' controllare con i suoi occhi. Nel caso in cui non ci sia nessuna clausola (neppure sui prospetti allegati) allora cio' che le hanno detto non e' vero, e lei dovrebbe dimostrare di aver firmato le modifiche del contratto -e dunque i rinnovi decennali- senza leggere il contratto stesso e senza leggere che c'era una nuova proroga. Non sara' facile dimostrare di aver ripetutamente omesso di leggere il contratto, visto che era suo onere. Se invece la norma ci fosse, potrebbe portarli davanti al giudice contestandola e richiedendo che ne venga riconosciuta la vessatorieta' ai sensi dell'art.1469 bis e ss cod. civ. (non e' certo, pero' e' sicuramente proponibile).
Relativamente alla durata decennale, cio' e' consentito: lei puo' recedere prima solo se cosi' dice il contratto. L'alternativa: se la compagnia avesse il diritto di recedere prima, mentre a lei non fosse consentito, la clausola sarebbe discriminante e dunque potrebbe richiedere anche per essa l'annullamento per vessatorieta' al giudice. La disdetta entro aprile, se vuole, puo' inviarla comunque: a seconda di come stanno le cose, potra' essere la scusa per rivolgersi al giudice per contestare la clausola, oppure sara' inutile se la clausola fosse regolare.
 
 
 
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