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Lettera 
26 marzo 2000 0:00
 
Tipo_Form.............CONSIGLI
RICHIESTA.............Per la sostituzione delle porte interne del mio appartamento mi sono rivolta ad una ditta specializzata che ha mandato il venditore affinche' provvedesse sia alla misurazione che alla stipula del contratto. Le porte son state consegnate con un forte ritardo per cui i lavori di ristrutturazione erano gia' ultimati. Al momento della posa in opera il falegname si e' reso conto che le porte consegnate avevano delle misure standard e non potevano assolutamente essere montate perche' piu' alte, piu' larghe e piu' profonde. Dopo ripetuti solleciti per la sostituzione delle porte, la ditta fornitrice ha mandato a distanza di tre mesi dalla consegna, dei coprifili (che ho dovuto pagare) per ovviare alla differenza di spessore. Il venditore, responsabile dell'errore, non si e' presentato trincerandosi dietro il fatto che io avevo sottoscritto un contratto in cui venivano riportate quelle misure. Poiche' la situazione era diventata insostenibile (tre mesi senza porte e nessun posatore disposto ad assumersi la responsabilita' del risultato ), ho fatto presente alla ditta che sarei andata per vie legali. Finalmente ci e' stato segnalato dal venditore un falegname disposto ad effettuare il lavoro. L'artigiano, venuto a fare un sopralluogo, ha chiesto l'intervento del muratore per ingrandire le aperture e ha garantito nel contempo il risultato del lavoro. Si e' verificata pertanto la seguente situazione:
- l'appartamento gia' ristrutturato (pavimenti, tinteggiatura delle pareti e pulizia effettuata da personale specializzato) e' stato nuovamente messo a soqquadro, sono stati tolti e sostituiti parte dei battiscopa, e' stato necessario tinteggiare e pulire nuovamente l'appartamento.
- il risultato della posa in opera non e' soddisfacente, sia perche' i coprifili non sono tutti della stessa tonalita' delle porte, sia perche' tagliati in modo tale da non combaciare perfettamente, sia perche' e' stato necessario ricorrere anche a viti e chiodi a vista.
- il disagio fisico e morale ha creato non pochi problemi all'interno della famiglia, anche per la presenza di una persona molto anziana e sofferente e di una figlia allergica alla polvere.
Vorrei sapere:
1) L'acquirente, pur non essendo competente in materia, e' tenuto a verificare la misurazione delle porte o puo' fare affidamento a personale specializzato cui e' stato affidato l'incarico?
2) Posso quindi chiedere il risarcimento dei danni economici e morali?
3) In questo caso chi ne risponde: il venditore o la ditta fornitrice?

Risposta:
Il problema e' che lei ha firmato un contratto nella misura sbagliata. Siccome pero' le misure delle porte sono verificabili, lei puo' dimostrare che l'addetto abbia sbagliato. Di conseguenza puo', tramite racc. A/R, richiedere al suo rivenditore il rimborso per il danno e il disagio da lei subiti.
 
 
 
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