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Lettera 
9 marzo 2000 0:00
 
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RICHIESTA.............Il 16/02 u.s. ho ritirato presso il popit CHL di Verona una segreteria telefonica digitale Philips Elegance 66 che avevo ordinato via web. Arrivato a casa, pero', mi accorgo che la segreteria in realta' e' una Elegance 55, un modello inferiore per caratteristiche e non di mio interesse. Contattato il Servizio Clienti CHL, mi viene assegnato un numero di pratica per far rientrare il prodotto errato per la sostituzione. Il 17/02 il corriere UPS ritira il pacco, che viene regolarmente recapitato. Trascorsi alcuni giorni senza notizie, richiamo il Servizio Clienti che mi promette di farmi contattare quanto prima da un responsabile. In seguito a successivi solleciti, un certo signor Natalini telefona alla mia abitazione e, essendo io assente, lascia detto a mia madre che il prodotto Elegance 66 non e' mai stato disponibile, e' stato indicato per errore nel sito web di CHL e pertanto devo decidere se accettare la Elegance 55 oppure chiedere il rimborso della cifra pagata. Appena ne vengo informato, avendo deciso per il rimborso, contattato il Servizio Clienti. L'operatore mi avvisa che prima di poter aprire una pratica per il recesso deve contattare il magazzino per verificare l'effettiva indisponibilita' del prodotto e mi chiede di ritelefonare dopo un paio di giorni, trascorsi i quali mi viene promesso che saro' richiamato da un responsabile. Attesi inutilmente altri giorni, ricontatto per l'ennesima volta il Servizio Clienti e mi sento dire che non e' piu' possibile aprire una pratica di recesso perche' sono trascorsi ben piu' di 10 giorni dalla data di emissione della fattura! "E comunque sara' richiamato da un responsabile": le ultime parole famose per far trascorrere i fatidici 10 giorni! Nel frattempo tutte queste telefonate a Firenze mi sono costate un patrimonio.
In sostanza il 16/02 io ho pagato 60.000 lire per una segreteria che ho rispedito al mittente il giorno successivo, cioe' il 17/02, senza neanche averla messa in funzione, perche' non era il prodotto che avevo ordinato. Oggi e' l'8 marzo e ancora non so niente delle sorti della mia segreteria e tantomeno dei miei soldi. Pertanto inizio a sentirmi un po' preso in giro e, a questo punto, visto il piu' completo disinteresse (voluto o sconcertante superficialita'?) nei miei confronti, direi anche truffato. Inoltre la mancanza della segreteria (o meglio, l'incertezza di averla o meno!) mi sta creando un danno, visto che mi sarebbe servita per la mia attivita'. Cosa posso fare tenendo conto del valore del prodotto?
Grazie e cordiali saluti.

Risposta:
Invii una raccomandata A/R evidenziando come sia avvenuta la restituzione del prodotto -difforme rispetto a quello ordinato- per loro errore. Di come abbia atteso l'invio del prodotto giusto come richiesto e confermato per telefono e di come sia venuto a sapere solo in seguito dell'impossibilita' di effettuare la consegna del modello indicato sul sito. Ingiunga di rimborsare entro e non oltre 15 gg dal ricevimento, di quanto versato, facendo presente che in caso contrario fara' causa per danni.
Potra' cosi' portarli dal giudice di pace. Questo non e' un recesso, ma una loro inadempienza palese perche' documentata dal sito e da lei non accettata.
 
 
 
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