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Senza Titolo
Lettera
8 marzo 2000 0:00
Tipo_Form.............CONSIGLI
RICHIESTA.............Sono sposato da 3 anni e, all'epoca andai ad abitare a Roma dove tuttora sono residente. I casi della vita hanno voluto che, appena dopo il matrimonio, giro l' Italia intera per motivi di lavoro; ciò ha comportato che mia moglie, per non stare da sola, è tornata a casa dei suoi nel Sud Italia, ci vediamo mediamente 2/3 giorni al mese nella casa che doveva essere la Ns. residenza. Il problema è proprio questa casa: essa è munita degli allacci fondamentali (acqua, luce, gas, etc.) ed è sprovvista di telefono e televisore. Perche' puntualmente ogni anno mi arriva l' invito a pagare il canone RAI, peraltro con "tono minaccioso" con frasi tipo: "...ci risulta che lei è in possesso di un televisore...", "...se non provvede al pagamento interverrà la visita dell' amm.ne finanziaria..." ed altro del genere.
Ma chi l'ha detto a questi sigg. della RAI che posseggo un televisore? Tutto ciò mi fa "indiavolare", ed infatti non ho mai risposto a queste lettere. Come porre fine a questo stillicidio annuale? Ed inoltre, come devo comportarmi nel caso in cui venissero addetti dell'Amm.ne finanziaria a perquisire la casa? Possono farlo? Hanno un mandato di perquisizione? E se non li facessi entrare?
Aspetto un Vs. consiglio sui quesiti che vi ho posto.
Grazie (e scusate lo sfogo).
Risposta:
Queste lettere sono state inviate come lettera semplice, dunque il loro valore e' relativo. Il suo nominativo lo hanno recepito dall'anagrafe, trattandosi di tassa sul possesso. Chieda all'ufficio abbonamenti della Rai della sua regione di cancellarla dai loro archivi. Questo perche' in alcuni casi si sono verificate situazioni un po' spiacevole, poiche' a fronte di continui silenzi nei confronti di queste lettere, possono essere arrivate delle ingiunzioni di pagamento (che poi vanno contestate a Torino). Siccome questa cosa e' alquanto fastidiosa, e' bene evitarla, se possibile, chiedendo l'intervento dell'ufficio abbonamenti, che dovranno farvi questo favore (dunque non li aggredisca poiche' il problema viene dall'URAR di Torino e non da loro: loro eventualmente possono aiutarla). Nel caso in cui venga la finanza, personalmente li farei entrare perche' almeno verificherebbero con i propri occhi che non c'e' tv e tutta questa storia finirebbe.
RICHIESTA.............Sono sposato da 3 anni e, all'epoca andai ad abitare a Roma dove tuttora sono residente. I casi della vita hanno voluto che, appena dopo il matrimonio, giro l' Italia intera per motivi di lavoro; ciò ha comportato che mia moglie, per non stare da sola, è tornata a casa dei suoi nel Sud Italia, ci vediamo mediamente 2/3 giorni al mese nella casa che doveva essere la Ns. residenza. Il problema è proprio questa casa: essa è munita degli allacci fondamentali (acqua, luce, gas, etc.) ed è sprovvista di telefono e televisore. Perche' puntualmente ogni anno mi arriva l' invito a pagare il canone RAI, peraltro con "tono minaccioso" con frasi tipo: "...ci risulta che lei è in possesso di un televisore...", "...se non provvede al pagamento interverrà la visita dell' amm.ne finanziaria..." ed altro del genere.
Ma chi l'ha detto a questi sigg. della RAI che posseggo un televisore? Tutto ciò mi fa "indiavolare", ed infatti non ho mai risposto a queste lettere. Come porre fine a questo stillicidio annuale? Ed inoltre, come devo comportarmi nel caso in cui venissero addetti dell'Amm.ne finanziaria a perquisire la casa? Possono farlo? Hanno un mandato di perquisizione? E se non li facessi entrare?
Aspetto un Vs. consiglio sui quesiti che vi ho posto.
Grazie (e scusate lo sfogo).
Risposta:
Queste lettere sono state inviate come lettera semplice, dunque il loro valore e' relativo. Il suo nominativo lo hanno recepito dall'anagrafe, trattandosi di tassa sul possesso. Chieda all'ufficio abbonamenti della Rai della sua regione di cancellarla dai loro archivi. Questo perche' in alcuni casi si sono verificate situazioni un po' spiacevole, poiche' a fronte di continui silenzi nei confronti di queste lettere, possono essere arrivate delle ingiunzioni di pagamento (che poi vanno contestate a Torino). Siccome questa cosa e' alquanto fastidiosa, e' bene evitarla, se possibile, chiedendo l'intervento dell'ufficio abbonamenti, che dovranno farvi questo favore (dunque non li aggredisca poiche' il problema viene dall'URAR di Torino e non da loro: loro eventualmente possono aiutarla). Nel caso in cui venga la finanza, personalmente li farei entrare perche' almeno verificherebbero con i propri occhi che non c'e' tv e tutta questa storia finirebbe.
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