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Lettera
7 marzo 2000 0:00
Spett. FIAT SAVA Servizio Clienti Viale Alfa Romeo Centro Direzionale ARESE (Milano).
Egregi Signori, vi scrivo in reclamo a un Vs comportamento del tutto scorretto verso la clientela ed in particolare in riferimento a come avete agito in conseguenza di un ritardo sul pagamento di una rata (Ctr. 1674645584) che era solo ed esclusivamente legato ad un Vs disguido. Faccio presente che tale rata, che non risultava pagata, era la prima rata del mio contratto cioè quella con scadenza al 20 Febbraio 1999. Tale rata non fu pagata a seguito di ritardi e problemi che FIAT SAVA ebbe a seguito di malintesi con la Banca Nazionale dell'Agricoltura, ora Banca Antoniana Popolare Veneta, sull'addebito diretto della rata sul mio conto corrente, quindi non solo indipendenti dalla mia volontà ma neanche a mia conoscenza. I primi di Marzo, quando credevo che la prima rata fosse stata già regolarmente addebitata, mi vidi recapitare direttamente a casa i bollettini relativi al pagamento da effettuare direttamente presso un ufficio postale, e tali pagamenti cominciarono quindi non più dal mese di Febbraio ma dal mese di Marzo, regolarmente fino al mese di Luglio quando finalmente mi venne direttamente addebitato sul Conto Corrente.
In seguito sono stata tempestata da telefonate provenienti dalle più disparate località italiane in netta violazione della legge sulla privacy. Inoltre gli impiegati, con grave tono minatorio, pretendevano l'invio di fax o le telefonate in luoghi che richiedevano una chiamata interurbana a mio carico che spesso tra l'altro ero impossibilitata a fare dall'ufficio. Oltre alle spese da me sopportate ho dovuto subire grave nocumento alla mia persona e alla mia rispettabilità per un errore ripeto del tutto vostro. Ho dovuto tra l'altro versare la rata ad un indirizzo di Bari, e anche in questo caso avrei gradito che mi fosse comunicato da Fiat Sava per iscritto, come vostro dovere, e invece ho dovuto fare io una telefonata al servizio clienti per accertarmi che tale versamento non andasse nelle mani di chicchessia. Con questa lettera dunque richiedo spiegazioni e scuse. Non è corretto che una società che porta il nome FIAT proceda a simili "minacce" telefoniche come quelle ricevute da un ultima telefonata in cui mi veniva intimato di pagare tale rata entro un certo termine, pena l'inserimento nei registri neri della Banca d'Italia.
Questo comportamento è al limite del comportamento estorsivo e non è certo qualificabile in nessuna fattispecie legale; oltretutto, come mi auguro sappiate, ogni messa in mora nelle previsioni della legge deve avvenire per iscritto con raccomandata e non certo con telefonate dal tono minaccioso. FIAT SAVA era l'unica responsabile di ciò che è avvenuto nel ritardo del mio pagamento e non ritengo corretto che io cliente ne abbia dovuto fare le spese. L'unico scopo della Vs società era solo che io versassi questa rata, e lo scopo è stato sicuramente raggiunto, calpestando però ogni mio diritto di consumatore e cittadino, nonché di cliente. Oltretutto la legge è piuttosto precisa in questi casi, per cui qualora non dovessi ricevere quanto prima spiegazioni sul Vostro comportamento ed il nome del responsabile della pratica, che mi è dovuto a norma di legge, mi vedrò costretta ad agire per vie legali.
Alla presente seguirà, una lettera al garante sulla privacy e una denuncia alle Associazioni per la difesa dei consumatori per denunciare questo comportamento scorretto, e se dovesse essere necessario anche al servizio clienti della FIAT auto.
Risposta:
Il responsabile della pratica e' previsto dalla legge sull'accesso alla documentazione amministrativa, non nel privato.
Ha ugualmente diritto ad una risposta. A nostro avviso sarebbe stato necessario inviare un termine entro il quale ottenere la risposta. A questo punto, forse la cosa migliore e' inoltrare una nuova A/R nella quale -facendo presente di non aver ricevuto alcuna risposta- quantifica il danno da lei subito ed ingiunge di provvedere al rimborso dello stesso entro un termine specifico, facendo presente che in caso contrario gli fara' causa per danni.
Egregi Signori, vi scrivo in reclamo a un Vs comportamento del tutto scorretto verso la clientela ed in particolare in riferimento a come avete agito in conseguenza di un ritardo sul pagamento di una rata (Ctr. 1674645584) che era solo ed esclusivamente legato ad un Vs disguido. Faccio presente che tale rata, che non risultava pagata, era la prima rata del mio contratto cioè quella con scadenza al 20 Febbraio 1999. Tale rata non fu pagata a seguito di ritardi e problemi che FIAT SAVA ebbe a seguito di malintesi con la Banca Nazionale dell'Agricoltura, ora Banca Antoniana Popolare Veneta, sull'addebito diretto della rata sul mio conto corrente, quindi non solo indipendenti dalla mia volontà ma neanche a mia conoscenza. I primi di Marzo, quando credevo che la prima rata fosse stata già regolarmente addebitata, mi vidi recapitare direttamente a casa i bollettini relativi al pagamento da effettuare direttamente presso un ufficio postale, e tali pagamenti cominciarono quindi non più dal mese di Febbraio ma dal mese di Marzo, regolarmente fino al mese di Luglio quando finalmente mi venne direttamente addebitato sul Conto Corrente.
In seguito sono stata tempestata da telefonate provenienti dalle più disparate località italiane in netta violazione della legge sulla privacy. Inoltre gli impiegati, con grave tono minatorio, pretendevano l'invio di fax o le telefonate in luoghi che richiedevano una chiamata interurbana a mio carico che spesso tra l'altro ero impossibilitata a fare dall'ufficio. Oltre alle spese da me sopportate ho dovuto subire grave nocumento alla mia persona e alla mia rispettabilità per un errore ripeto del tutto vostro. Ho dovuto tra l'altro versare la rata ad un indirizzo di Bari, e anche in questo caso avrei gradito che mi fosse comunicato da Fiat Sava per iscritto, come vostro dovere, e invece ho dovuto fare io una telefonata al servizio clienti per accertarmi che tale versamento non andasse nelle mani di chicchessia. Con questa lettera dunque richiedo spiegazioni e scuse. Non è corretto che una società che porta il nome FIAT proceda a simili "minacce" telefoniche come quelle ricevute da un ultima telefonata in cui mi veniva intimato di pagare tale rata entro un certo termine, pena l'inserimento nei registri neri della Banca d'Italia.
Questo comportamento è al limite del comportamento estorsivo e non è certo qualificabile in nessuna fattispecie legale; oltretutto, come mi auguro sappiate, ogni messa in mora nelle previsioni della legge deve avvenire per iscritto con raccomandata e non certo con telefonate dal tono minaccioso. FIAT SAVA era l'unica responsabile di ciò che è avvenuto nel ritardo del mio pagamento e non ritengo corretto che io cliente ne abbia dovuto fare le spese. L'unico scopo della Vs società era solo che io versassi questa rata, e lo scopo è stato sicuramente raggiunto, calpestando però ogni mio diritto di consumatore e cittadino, nonché di cliente. Oltretutto la legge è piuttosto precisa in questi casi, per cui qualora non dovessi ricevere quanto prima spiegazioni sul Vostro comportamento ed il nome del responsabile della pratica, che mi è dovuto a norma di legge, mi vedrò costretta ad agire per vie legali.
Alla presente seguirà, una lettera al garante sulla privacy e una denuncia alle Associazioni per la difesa dei consumatori per denunciare questo comportamento scorretto, e se dovesse essere necessario anche al servizio clienti della FIAT auto.
Risposta:
Il responsabile della pratica e' previsto dalla legge sull'accesso alla documentazione amministrativa, non nel privato.
Ha ugualmente diritto ad una risposta. A nostro avviso sarebbe stato necessario inviare un termine entro il quale ottenere la risposta. A questo punto, forse la cosa migliore e' inoltrare una nuova A/R nella quale -facendo presente di non aver ricevuto alcuna risposta- quantifica il danno da lei subito ed ingiunge di provvedere al rimborso dello stesso entro un termine specifico, facendo presente che in caso contrario gli fara' causa per danni.
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