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Lettera 
1 marzo 2000 0:00
 
A proposito della Vostra risposta, oltre a ringraziarVi per l'interessamento, volevo approfondire la questione.
Voi mi dite che non esiste diritto di recesso, nel caso abbia firmato un contratto come professionista e/o presso i locali della mia attivita'. Il contratto in questione, non e' una normale vendita, ma un programma speciale pubblicitario che, in cambio dell'invio (loro dicono gratuito) di una enciclopedia, mi impegna ad abbonarmi agli aggiornamenti futuri di tale opera per la durata di quindici anni. La spesa, in pratica, e' la stessa che dovrei sostenere se acquistassi normalmente l'enciclopedia senza volere poi aggiornarla. Il foglio che io ho firmato, nel mio punto vendita di Citta' di Castello, e' stato spacciato non per contratto, quello dovrei in seguito formalizzarlo con l'incaricato che mi dovrebbe consegnare l'opera, ma come "impegno", tanto che non e' ne' controfirmato dall'agente, ne' riporta la data della stipula. Oltre questo non e' riempito con nessun mio dato personale. L'unico dato personale che ho consegnato all'agente e' la partita I.V.A. della mia ditta (una s.a.s. di cui sono socio accomandatario), in quanto se l' affare andasse a termine, mi sarebbe fatturato l'importo dell'abbonamento agli aggiornamenti. Fermo restando il mio errore nel firmare questo impegno, credo che debba esistere una maniera per recedere da questo. In data 29.02.2000 ho inviato una raccomandata A.R. alla ditta Pascal, chiedendo di recedere dal programma speciale pubblicitario in questione. Oltre questo ho un numero di telefono in mano che dovrebbe essere della ditta che ha provveduto a contattarmi telefonicamente. Secondo voi come mi devo comportare? Devo telefonare alla ditta di cui ho il recapito telefonico per preavvisarli dell'intenzione di non ritirare l' enciclopedia? Quando verra' l'incaricato per la consegna io non ritirero' e non firmero' niente: cambia qualcosa? Nel ringraziarVi ulteriormente per l'interessamento, Vi chiedo anche informazioni sull'iscrizione alla vostra associazione (prezzi, servizi offerti ecc.), per un'eventuale iscrizione. Grazie

Risposta:
E' un contratto, anche se ha un nome diverso. La partita I.V.A. dimostra l'acquisto in qualita' di professionista. Se non vuole arrendersi, puo' fare una denuncia nei confronti dell'agente che lo ha truffato (non contro la ditta) perche' di fatto il contratto e' valido. Se vuole opporre il vizio di volonta' deve dimostrare la truffa (meglio con testimoni) . Si muova contro l'agente, non contro la ditta, poiche' la truffa l'ha compiuta l'agente e la ditta potrebbe farle contro-querela. La puo' pero' nominare, anzi deve, quando parlera' del contratto oggetto della questione. Una volta presentata la denuncia, potra' inviare una raccomandata A/R alla ditta, facendo presente di avere sporto denuncia nei confronti del responsabile della truffa, di avere testimoni che possono confermare i fatti e che pertanto il contratto non puo' ritenersi sorto per vizio della volonta'. Se non ha testimoni, la questione e' piu' incerta e rischiosa e potrebbe dover valutare il recesso previsto da contratto. A seconda del fatto che se la senta o meno di andare avanti. Certamente, se ritira la merce, vuol dire che accetta il contratto.
 
 
 
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