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Lettera 
25 gennaio 2000 0:00
 
25-Gen00
Cara Aduc, nel marzo del '99 la mia banca (Banca di Roma) in un estratto conto mi informa che il mio conto ha cambiato condizioni contrattuali; precisamente avrei pagato 20mila lire fisse ogni tre mesi, forfettarie, omnicomprensive di ogni spesa di tenuta conto. Il mio conto, fino ad allora, prevedeva un canone fisso di 50mila lire annue comprensivo di tutte le spese. Mi reco quindi dal direttore della mia banca, per maggiori informazioni, il quale mi assicura che  non avrei pagato piu' queste 20mila lire. Promesse da marinaio: infatti mi sono visto addebitare le 20mila lire con cadenza trimestrale.
Ad ogni modo preferii non fare ricorso: pensavo che con 80mila lire annue di canone   non avrei pagato alcuna spesa aggiuntiva. Ricevo l'altro ieri l'estratto conto finale del 1999 e, con grande stupore, mi trovo addebitate 31mila lire di spese di cui 11mila relative a 11 operazioni e ben 20mila lire relative a "spese di liquidazione". Senza citare poi varie spese postali per invio comunicazioni.  Ho quindi subito prodotto ricorso via raccomandata r/r (senza passare per il direttore della mia banca, visti i precedenti...).  Ho trasmesso in "copia carbone" questo reclamo anche al Vs. recapito postale (Via Cavour, 55 - 50129 Firenze) sperando che abbia fatto cosa giusta. Nel caso la banca non mi risponda (quali sono i limiti temporali?) devo rivolgermi ad un organo superiore di controllo? Vi ringrazio per la Vs. consulenza

Risposta:
l'indirizzo e' Via Cavour 68.
Ha comunque fatto benissimo ad inviare la contestazione tramite A/R. C'e' pero' da far presente che le condizioni contrattuali sono soggette anche a variazioni, motivo per cui le spese le sono state correttamente addebitate e l'unico modo per avere la condizione di favore di non dover pagare queste cifre aggiuntive e' appunto la garanzia del direttore. Se pero' il direttore non mantiene la promessa (promessa che poteva anche non fare) allora l'unica cosa da fare e' contestare la legittimita' della disposizione contrattuale, andando davanti al giudice di pace per ottenere una sentenza cifra la legittimita' di queste variazioni.
Avesse aggiunto un termine entro il quale rispondere, sarebbe stato meglio, cosi' rischia effettivamente di non ricevere risposta. Comunque, la segnalazione la faccia anche all'Ombudsman Bancario c/o ABI, Via Botteghe Oscure 46, 00100 Roma.
 
 
 
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