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Lettera 
25 gennaio 2000 0:00
 
25-Gen00
Tipo_Form.............CONSIGLI
RICHIESTA.............Vorrei innanzitutto ringraziare per l'attenzione prestataci, non sapendo a chi rivolgermi ... ho provato a cercare su Internet ed è venuto fuori il vostro nome ,  spero che ci possiate aiutare ...
Vi invio la lettera che avevo intenzione di mandare alla banca ... (ma non ho ancora fatto) ... gli avvocati mi dicono che può essere molto costoso avventurarsi contro una banca, insomma spero in una vostro parere prima di fare qualsiasi passo.
Se volete è possibile anche inviarvi copia via FAX o via internet dei vari documenti, nel caso lo riteniate opportuno.
Ringraziando anticipatamente.
Ecco lo scritto:
Spett.le SanPaolo IMI S.P.A.
Oggetto: Rimborso prestito obbligazionario.  L. 20.000.000 in OPERE-93/03 6 al tasso fisso del 12,5% cod. Titolo 482590
SanPaolo IMI S.P.A. - Torino
I fatti:
- Il 07/05/1993 abbiamo sottoscritto il titolo Crediop Opere-93/03; al tasso fisso 12,50% con scadenza al 2003 (10 anni).
- Il 01/11/1999 sono stati rimorsati sul conto corrente senza preavviso e, soprattutto, senza specificare valido motivo.
- Telefonando alla filiale di Riva presso Chieri , il direttore parlava di abbassamento di tassi su investimenti di mutui fatti dalla Crediop.
- L'11/11/1999 , abbiamo inviato una lettera di protesta all'ufficio reclami della S. Paolo IMI (P.za S.Carlo 156 TO)
- A dicembre riceviamo la risposta dalla SanPaolo nella quale l'Ente dichiarava di aver esercitato la facoltà di rimborso anticipato conforme alle disposizioni ricevute dall'emittente Crediop.
Considerazioni:
- Il titolo a tasso fisso è stato ovviamente sottoscritto per ottenere un guadagno nel caso i tassi si fossero abbassati, altrimenti si sarebbe optato per un rendimento, al tempo migliore, ma a tasso variabile. (Altrimenti perché sottoscrivere un tasso fisso?)
- Quando l'ECU è salito; la SanPaolo non ci ha permesso di rimborsarle il capitale se non dietro improponibili penali fuori da ogni decenza (il doppio del capitale dopo più della metà della restituzione del mutuo (sia in anni che in soldi).
- Nella fase contrattuale , nessuno ci ha detto che il rimborso era a discrezione del Crediop, anzi è stato ribadito il concetto che il tasso era fisso ed era fisso fino al 2003.
- Nel allegato invitaci solo oggi, l'unico paragrafo da voi menzionato cita le seguenti parole: In caso di restituzione anticipata di capitale a mutuo il Crediop S.P.A. ha facoltà di ammortizzare un corrispondente quantitativo di obbligazioni della emissione a cui i mutui si riferiscono, variando il corrispondente piano di ammortamento. !
Riteniamo la clausola certamente vessatoria ed abusiva perché ha un significativo squilibrio negli obblighi dei diritti (Crediop può recedere dal contratto quando vuole mentre il consumatore paga una penale) , inoltre è solo a favore di chi la ha predisposta, non è una firma apposta per questa specifica clausola che peraltro non è stata specificata all'acquisto, non è comunque sufficientemente chiara (volutamente?)
- La legge n. 52 del 6 febbraio1996 che ha recepito una direttiva comunitaria la 93/13/CEE del Consiglio è stata promulgata proprio perché certe categorie di contratti più frequenti tra cui , non ultimi, quelli bancari, di cui alcuni risultavano essere fortemente sfavorevoli al consumatore, e noi riteniamo che questo caso sia fin troppo evidente l'abusività del contratto.
- E'  troppo facile avere il motto: quando si perde, perde il consumatore; quando si guadagna, gli utili migliori sono i nostri.!
- Le proposte alternative indicateci dalla vostra filiale non sono equivalenti né nel rischio né nelle possibilità di guadagno.
- L'ente, parla del Crediop come se fosse una società come le altre; invece, casualmente è del gruppo creditizio SanPaolo; oh che caso!
- Il danno da noi subito può essere quantificato in circa un 9/10% annuo pari a c.a. 6.000.000 (seimilioni di lire) per mancati guadagni.

Risposta:
questa e' una conseguenza dell'obbligo che alcuni vorrebbero imporre alle banche circa la negoziazione dei mutui: purtroppo e' cosi' e per favorire alcuni ci vanno di mezzo altri. Comunque, nel caso specifico, la clausola da lei indicata e' sicuramente vessatoria: il giudice dovrebbe stabilire se vessatorio sia il divieto per il cliente di recedere salvo pagamento di penale, oppure se sia vessatorio imporre che la banca possa recedere senza pagare penale. Ossia: se -nell'intento di eliminare la vessatorieta'- debbe essere prevista per entrambe le parti la penale oppure per nessuna delle due.
Pertanto, la raccomandata va bene. Le consiglieremmo pero' di indicare un termine -di un mese- entro il quale rispondere accettando il pagamento della penale, specificando che in caso contrario gli fara' causa.
Tenga presente che la causa -che puo' fare da se' davanti al giudice di pace- per non essere fatta in Tribunale ma restare appunto al giudice di pace non dovrebbe superare i 5 milioni.
 
 
 
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