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Lettera 
25 gennaio 2000 0:00
 
25-Gen00
Tipo_Form.............CONSIGLI
RICHIESTA.............In data 30/10/99, mi trovavo a Venezia e due Istr. di Vig. in borghese, mi contestavano la violazione dell'art. 20 del regolamento Servizio Veterinario Comunale (cane libero senza guinzaglio) trascrivendo i miei dati rilevati dalla Carta d'identità su di un blocco note senza rilasciarmi nulla.
Al di là dei motivi per i quali il mio cane era libero, la mia richiesta di consiglio verte sui fatti seguenti.
In data 22/12/1999 mi veniva notificato un "Rapporto al Sindaco per violazione ai regolamenti comunali" di £. 50.000 + 9.600 di spese postali con il mio cognome errato (una lettera) e luogo di nascita errato (Vicenza anzichè Venezia). A norma dell'art. 18 L. 689/81 inviavo tramite R.R. la richiesta di annullamento del verbale a causa degli errori contenuti nello stesso allegando la fotocopia della C.I.
In data 13/01/2000, ricevo una nuova notifica dove viene annullato il precedente rapporto per ".. ERRATA BATTITURA COGNOME DEL TRASGRESSORE..", ma allo stesso tempo mi viene notificato un nuovo "rapporto al Sindaco.." con il mio nome giusto MA ANCORA IL LUOGO DI NASCITA SBAGLIATO!
Devo pagare questa sanzione?
Se no, cosa devo fare ?
Secondo voi non è ravvisabile un falso in atto pubblico dal momento che il verbale è stato rifatto prendendo i dati dalla fotocopia della C.I. che io ho inviato nella mia richiesta di annullamento? Grazie

Risposta:
Il fatto e' che purtroppo il ricorso (da farsi entro 30 gg presentando di persona la documentazione in segreteria e poi presentandosi sempre di persona alle ulteriori udienze) ha un esito alquanto incerto. C'e' infatti il rischio di rigetto, poiche' l'errore consente comunque l'identificazione del soggetto trasgressore, e quindi molto probabilmente il giudice potrebbe considerare ammissibile la contravvenzione.
Pertanto, fare ricorso e' un po' rischioso poiche' se va male ci sono 100-150.000 lire da pagare.
Il ricorso al Prefetto e' invece al 99% inutile. Inoltre, in caso di insuccesso li' la somma raddoppia (il suo e' uno di quei rarissimi casi in cui costa meno il rigetto del Prefetto che quello del Tribunale, pero' le possibilita' restano comunque ancora piu' basse.
La lasciamo libera di scegliere, pero' -visti i rischi di rigetto- forse sarebbe consigliabile liberarsi del problema e limitarsi ad evitare dei luoghi dove forse i cani non sono bene accetti (e dunque, perche' frequentarli?)
 
 
 
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