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Lettera 
21 gennaio 2000 0:00
 
21-Gen-00
Tipo_Form.............CONSIGLI
RICHIESTA.............Gentile SOS, vorrei un suo parere sulla seguente situazione.
Un potenziale acquirente fa visita ad una casa accompagnato da un agente immobiliare il quale dice di essere delegato dall'impresa costruttrice alla vendita della casa.
In seguito essendo molto interessato e facendo visita da solo (l'agente immobiliare e' introvabile) al cantiere della casa, in ristrutturazione da almeno 20 anni, viene in contatto con il geom. del consorzio incaricato di vendere la casa il quale dice che non esiste nessun mandato di vendita affidato a nessuna agenzia e che la vendita viene fatta direttamente.
La casa viene cosi' comprata. Dopo diversi mesi si rifa' vivo l'agente il quale rivendica una provvigione in quanto mediatore d'affari.
Ne ha diritto? A quali condizioni? Mi puo' segnalare sentenze o norme o regolamenti di categoria che mi aiutino a capire se e chi ha ragione?
Grazie in anticipo

Risposta:
se l'intermediario dimostra di aver messo in contatto le due parti del contratto, ha diritto alla provvigione. Di fatto, lei e' stato portato dall'agenzia sul luogo dove questa casa era in vendita, e quindi il merito dell'incontro e' suo. Del resto, non si puo' neppure essere sicuri del fatto che la ditta costruttrice non avesse contattato l'agenzia per servirsene come ausilio alla vendita, anche in assenza di esclusiva.
Comunque, bisogna anche vedere che prove ha lui per dimostrare di avere effettivamente portato alla conclusione del contratto. Dal punto di vista dell'onesta', occorrerebbe ammettere che il suo intervento c'e' stato.
La norma di riferimento e' il codice civile, che specifica come il diritto alla provvigione maturi nel momento in cui il contratto viene concluso, a favore di chi ha contribuito all'inconntro delle parti e dunque ha favorito la conclusione del contratto. Non esistono "atti si' ed atti no".
 
 
 
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