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Lettera 
10 dicembre 1999 0:00
 
Tipo_Form.............CONSIGLI
RICHIESTA.............Una famiglia di immigrati croati che conosco, ha firmato il 10/10/99 un contratto per la fornitura di mobili, lasciando una caparra di 50.000 lire, fidandosi delle assicurazioni verbali che il contratto non era vincolante. Hanno poi acquistato del mobilio da altro venditore.  Il precedente ora vuole eseguire di forza il contratto, non accontentandosi di incamerare la caparra; minaccia azioni legali. E' una famiglia povera, gia' impegnatissima per sistemarsi con la casa.  Cosa possono fare per difendersi?

Risposta:
Occorrerebbe conoscere questo contratto: ipotizzo pero' che non sia possibile uscirne, essendosi loro impegnati. L'unica possibilita' sarebbe tentare una conciliazione davanti ad un giudice di pace. Sia chiaro pero' che -nel caso in cui il contratto sia effettivamente tale- se la conciliazione non riesce a mitigare questo venditore, questi ha il diritto di richiedere l'esecuzione del contratto o, in alternativa, la risoluzione del contratto pagando una cifra a titolo di penale. Ci vorrebbe che la famiglia venisse ritenuta incapace di stipulare un atto in italiano: sarebbe comunque il giudice a decidere.
 
 
 
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