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Lettera 
9 dicembre 1999 0:00
 
Cara Aduc,
sono in affitto in una casa delle forze armate dal 1992.
In sette anni non vi sono mai stati fatti lavori di cui necessitava, perche’ l'ufficio da cui dipendono ha sempre giustificato cio` dicendo che per questo palazzo ci vorrebbero troppi soldi dell'amministrazione per rimetterlo a posto. In questa casa niente e’ a norma di legge. L'impianto elettrico non rispetta affatto le norme europee e la legge sulla sicurezza. L'impianto idrico e’  probabilmente ancora in piombo. Le tubature esterne del gas metano perdono continuamente  e si avverte dall'odore per cui viene spesso chiamata la societa’ del gas. Inoltre quasi tutte le norme igieniche non vengono rispettate. Abbiamo fatto presente piu` volte questa situazione all'amministrazione e, data la precarieta’ dell'impianto elettrico molti elettrodomestici nuovi sono andati in avaria.
Inoltre manca un impianto di riscaldamento adeguato per cui quest'anno siamo anche al freddo.
Il contratto scade il prossimo anno e pago regolarmente un affitto come previsto da contratto. Premetto che tramite molteplici lettere dei vari inquilini, e’ stata resa nota questa situazione all'amministrazione, che non ha mai tentato di fare nulla.
Come posso far rispettare i miei diritti? E’ previsto in questi casi l'assegnazione di una nuova abitazione?

Risposta:
Stante la particolarita' della situazione e la "notorieta'" della proprieta', cio' che ci appare maggiormente fattibile e' di denunciare il fatto con lettere pubbliche sui media.
Oltre a cio', puo' inoltrare denuncia, rischiando pero' che venga dichiarata l'inagibilita' e di restare dunque senza abitazione.
Tra le norme che regolano l'assegnazione degli alloggi, potra' trovare le informazioni in relazione alla possibilita' di ottenere un alloggio alternativo nel caso di impossibilita' di utilizzo di quello assegnato.
 
 
 
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