Mercoledi’ 14 aprile 1999 ho spedito in Francia, dall'Ufficio Postale di piazza San Silvestro, a Roma, un plico contenente un biglietto aereo prepagato per una persona che doveva partire da Bordeaux il 21 dello stesso mese. Mi sono avvalso del servizio di Postacelere, pagando 30.000 lire, perche’ mi hanno garantito la consegna entro 1-3 giorni.
Il plico, invece, e’ stato recapitato solo il 21 stesso (dopo 7 giorni!), alle 8,30, dopo i nostri insistenti solleciti sia in Italia che in Francia. Mancavano 4 ore al check-in!
Ho subito chiesto il rimborso delle spese di spedizione. Il 16 novembre 1999 (sette mesi dopo!!) le Poste Italiane mi rispondono finalmente, spiegandomi che non ho diritto ad alcun rimborso perche’ "la tariffa di spedizione per un pacco aereo pari peso ivi diretto, parametro di riferimento in caso di tardato recapito, e’ superiore alle tasse di spedizione da Lei pagate per l'invio del plico in oggetto".
Questa mattina, combinazione, trovo nella cassetta della posta un depliant di promozione di Postacelere. Leggo: "Puntuale e accurato. Ovunque. La consegna delle tue spedizioni in Europa avviene entro 1-3 giorni. Soddisfatti o rimborsati. Per le spedizioni internazionali Postacelere, in caso di smarrimento, avaria totale o ritardo, prevede un indennizzo in base agli accordi internazionali tra Poste Italiane, EPG e EMS."
Che cosa ne pensate?



Risposta:
Premesso che la pubblicita' non smentisce l'ammontare del rimborso, resta da verificare la veridicita' di quanto sostenuto nella risposta delle Poste.
Nel caso in cui possa dimostrare di aver ricevuto un danno, puo' intentare un procedimento per ottenere il rimborso dello stesso. Inoltri prima una raccomandata A/R dettando il termine di 15 gg per effettuare il rimborso, facendo presente che in caso contrario gli fara' causa. E dopo, porti le poste davanti al giudice di pace.
P.c. intesti la lettera anche a noi in quanto associoazione di consumatori.