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Lettera 
7 novembre 1999 0:00
 
7-Nov-99
Tipo_Form.............CONSIGLI
RICHIESTA.............Gentile associazione
sono un abitante di Canavaccio di Urbino, un piccolo paese della provincia di Pesaro.
Le scrivo la presente perché ritengo di essere vittima, assieme alla totalità degli abitanti di Canavaccio, di soprusi da parte dell'azienda TELECOM ITALIA.
Il nostro paese dipende dalla filiale Telecom di Pesaro ( Via Ponchielli 77, tel:0721 4191), e tale filiale si ostina a mantenere in funzione la vecchia centralina telefonica di tipo analogica, il che preclude a noi Canavaccesi la possibilità di poter usufruire di numerosi servizi che la stessa Telecom Italia mette a disposizione degli utenti per cosi dire di serie "A", che dispongono della centralina di tipo digitale.
Nell'ordine:
·        noi non possiamo in nessun modo venire a conoscenza del dettaglio chiamate sulla bolletta bimestrale. Questo comporta ';impossibilità di verificare gli eventuali soprusi della suddetta Ditta
·        Impossibilità di usufruire del servizio tariffa urbana
·        Impossibilità di usufruire del servizio tariffa internet
·        Impossibilità di usufruire del servizio formula area +
·        Impossibilità di usufruire del servizio formula 3
·        Impossibilità di usufruire del servizio formula vantaggio
·        Impossibilità di poter usare i moderni apparecchi telefonici che permettono di identificare il proprio interlocutore prima di rispondere al telefono
·        Impossibilità di ottenere una sufficiente velocita di collegamento alla rete internet
Inoltre le ricordo che noi non possiamo in alcun modo abbonarci a ditte concorrenti della Telecom Italia quali TISCALI, INFOSTRADA, PLANET WORK, TELEDUE, ecc.
Io ritengo che questa sia veramente una violazione della legge di libera concorrenza, e la prego di darmi un aiuto a riguardo.
I continui solleciti telefonici al 187 non hanno portato a nulla, anzi i dipendenti Telecom mi hano risposto in malo modo, dichiarando che una ditta come la Telecom doveva svolgere il proprio sguardo verso grandi città, piuttosto che in paesi piccoli come quello di Canavaccio. E poi a il coraggio di presentarsi con lo slogan: Telecom, il mondo aperto a tutti.
Con osservanza e speranza di una celere risposta

Risposta:
il concetto era (e comunque rimane tale) che loro forniscono un certo tipo di servizio e che cio' che esula da esso sono tutte agevolazioni che possono fornire solo dove gli e' possibile. Con i dovuti tempi, soppianteranno tutte le vecchie centraline analogiche con le digitali: il servizio telefonico viene comunque espletato. Gli altri sono optional. Questo e' il ragionamento di base che viene fatto da loro. E giuridicamente non e' per niente sbagliato. Non e' sbagliato riuscire a fornire con dei servizi in piu' solo determinate zone e non si puo' pretendere che Telecom porti una variazione alle centrali per favorire la concorrenza. L'errore e' infatti questo: di aver consentito l'utilizzo della sola rete Telecom per farvi correre anche gli altri gestori. Cosi', Telecom chiede soldi allo stato per cambiare le centraline, partendo dal presupposto che se si inizia a discutere di pari opportunita', gli oneri per consentirla non debbano essere a spese di Telecom ma dello Stato.
Pertanto, anche nel vostro caso, quella che deve essere fatta e' un'azione politica a livello locale, coinvolgendo assessori e consiglieri sia comunali sia regionali. Questo potrebbe essere il modo per giungere ad ottenere qualcosa.
Le telefonate al 187 non serviranno mai a nulla: se dovete conferire con Telecom, fatelo solo tramite raccomandata A/R.
 
 
 
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