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Lettera 
3 maggio 1999 0:00
 
Vi mando in allegato lettera di interesse pubblico nella speranza che vogliate diffonderla pubblicandola.
Fax urgente Al Ministro per la Solidarieta' sociale, Al Ministro della Pubblica Istruzione, Al Provveditorato agli studi di Roma, Al Sindaco del Comune di Roma, Al Direttore XI Dipartimento Comune di Roma, Al Consiglio del 27° Distretto scolastico Roma Oggetto: Tossinfezione alimentare presso le scuole del 105° circolo didattico di Roma .
Il Sottoscritto ****, in qualita' di genitore e presidente del Consiglio di Scuola dell'Infanzia "L.L. Besso" di via Casal del Marmo 118 Roma, su mandato deliberativo del Consiglio stesso e al fine di ottenere i dovuti chiarimenti,
ESPONE QUANTO SEGUE
In data cinque novembre 1998 numerosi bambini delle scuole Besso e Bertolotti del 105° circolo didattico sono stati colpiti da disturbi intestinali acuti . Nella giornata di lunedi' 9 novembre 1998 si veniva a conoscenza del ricovero in ospedale di alcuni di essi e del coinvolgimento epidemico di alcune insegnanti. Successivamente si accertava che la causa dell'epidemia era dovuta a salmonella di tipo D e che il numero dei ricoverati in ospedale era salito a 1 insegnante e 14 bambini di entrambe le scuole servite fino al giorno 3 novembre 1998 dalla stessa cucina. Si veniva inoltre a conoscenza che i pasti fino al giorno 3 novembre provenivano dall'edificio scolastico di via Mazzatinti n.15 a causa dei lavori di ristrutturazione della cucina della scuola Besso. Si fa notare che la sala refezione dove si consumava il pranzo era attigua al luogo di svolgimento di questi lavori da cui comunque si prelevava l'acqua da mettere a tavola. Da documento acquisito tramite URP, a firma geometra **** della Circoscrizione XIX, si evidenzia come il lavori di ristrutturazione della cucina dovevano essere svolti dal tre al dieci settembre 1998 e cioe' prima dell'apertura dell'anno scolastico. Un altro documento , a firma della direttrice didattica signora ****, evidenziava invece come alla data del 11 novembre 1998 le regolari attivita' didattiche della scuola Besso di via casal del Marmo 118, pur in corso, non fossero ancora state autorizzate dall'autorita' scolastica. Ad aggravare lo sconcerto dei genitori un avviso affisso sul vetro della scuola a firma della Direttrice didattica signora ****, rendeva nota una sua protesta formale sulla qualita' del cibo del giorno 18 novembre 1998. Sul come comportarsi, sui rischi di contagio nel rientro a scuola, le famiglie ricevevano informazioni telefoniche diverse e contrastanti dai pediatri di base e dall'Ufficio di Igiene. Non c'e' stata alcuna comunicazione scritta chiara, completa e univoca delle autorita' sanitarie. Le scuole per un lungo periodo di tempo erano nel caos con frequenza dimezzata, personale ausiliario insufficiente e con ovvia ripercussione sulle attivita' didattiche. "Il Messaggero" del 27 novembre riportava addirittura la notizia di un bimbo della stessa scuola affetto da Salmonella ma operato per errore di appendicite. Per parte del mese di novembre e tutto il mese di dicembre 1998 il Consiglio di Circolo decideva di modificare il menu'' programmato chiedendo alla ditta fornitrice dei pasti di eliminare dalla dieta uova, pollame, carne, insalata, verdura e frutta fresca. I bambini sono stati privati quindi della normale dieta e sottoposti ad un ingiusto regime di austerita' alimentare, a base di affettati e succhi di frutta al vetro, che non avrebbe avuto senso qualora fossero stati controllati tutti i punti critici della distribuzione e della cottura dalle autorita' di controllo preposte. Quanto e' accaduto nelle scuole Besso e Bertolotti costituisce un fatto di gravita' eccezionale: un vero e proprio attentato al diritto fondamentale alla Salute della parte piu'' indifesa della popolazione. Bene primario come il diritto dell'infanzia, sancito da specifiche convenzioni internazionali, non puo' essere subordinato a nessuna giustificazione o causa di forza maggiore e tanto meno a motivazioni di natura economica e/o politica. La relazione tecnica datata 18/1/1999 prot. 70/62 bis che l'Osservatorio Epidemiologico della regione Lazio ha fatto pervenire alle autorita' comunali e al sottoscritto, nella sua veste di Presidente dell'organo collegiale, identifica come causa dell'epidemia il cibo distribuito a scuola il giorno 3 novembre 1998. La stessa relazione evidenzia che la positivita' alla salmonella riguardava centinaia di bambini delle due scuole. Analoghe conclusioni sulla fonte di esposizione comune venivano tratte dalla Commissione d'indagine nominata dal Comune di Roma che concludeva i suoi lavori il 3 marzo 1999.
SI CHIEDE PERTANTO
Anche al fine di interrompere un clima di preoccupazione che permane e di trasferire alle famiglie una serenita' e una fiducia conseguenti alla certezza del diritto, di sapere per quale motivo non siano ancora state rese note dalle autorita' scolastiche e comunali le responsabilita' che hanno causato il grave episodio descritto. Si chiede inoltre di conoscere se siano stati adottati provvedimenti amministrativi in ordine al Contratto d'appalto con la cooperativa fornitrice dei pasti "La Cascina" e quali provvedimenti siano stati presi per evitare che si possa ripetere quanto accaduto. Roma 26 aprile 1999
Il presidente del Consiglio di Scuola dell'Infanzia (.)

Risposta:
Le consigliamo di presentare anche un esposto alla magistratura. Ci metta a conoscenza di eventuali sviluppi.
 
 
 
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