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Lettera 
16 aprile 2001 0:00
 
16-Apr-01
Subject: Mamma malata.
Mi rivolgo a voi dell'Aduc perché credo che non sia giusto dimettere malati non in condizione di dimissioni, al solo scopo del lucro dell'Azienda. Vi scrivo questa mia, ma non sono unica in questo problema perché a tutte le persone nelle mie condizioni si è presentato prima di me. Mia madre ha avuto un ictus che l'ha resa paralizzata dalla parte sinistra del corpo circa quattro mesi or sono, e venne dimessa dall'ospedale Martini di Torino nelle condizioni di una paralizzata che deve essere riabilitata. Fu accolta in una struttura privata convenzionata con la ASL ed ora con appena iniziali e leggeri miglioramenti motori viene dimessa (il 19 aprile dopo due mesi) perché non è malata appartenente al tipo lunga degenza, mentre non è ancora autosufficiente, Mia sorella ed io dobbiamo imboccarle a turno mattino e sera ogni giorno. Ma per Villa Iris il problema non esiste, La paziente e dismissibile. La legge dice che la retta per la degenza viene pagata per due mesi più due mesi in caso di necessità. ma per la clinica questo non è sufficiente. Io abito a Givoletto e mia sorella a Torino dall'altra parte della città e non è indifferente quello che dobbiamo fare per assistere mia madre in modo decente. Ora non sappiamo come fare perché ci siamo rivolti ad altre strutture private convenzionate ma finora non siamo riuscite a trovare una soluzione. Mia madre non è in condizione di essere lasciata sola, necessita di terapia riabilitativa, (ragiona). In casa di mia sorella non è possibile tenerla, in casa mia c'è più posto ma noi siamo tutti anziani e non abbiamo la forza e la capacità di spostare mia madre senza rischiare di procurale qualche danno fisico. Nonostante la legge dei 60+60 giorni i dottori che dovrebbero imporre alla clinica di trattenere ancora mia madre non intervengono contro altri dottori, anche se non so come faranno i dottori della clinica a redigere un certificato di dismissimibità per la mia mamma. La clinica ci chiede di tenere la mamma in casa per una decina di giorni dicendoci che la riammetteranno come paziente a lunga degenza. A parte il fatto che una volta fuori, la malata è fuori, e non esistono santi (in Italia) se i dottori non vogliono riprenderla a convincerli (Il posto letto, le condizioni, o altro) a farlo, Vedasi il non rispetto dei 60 giorni + 60 in caso di necessità. Vi scrivo per me e per le centinaia o migliaia di persone nelle mie condizioni che si trovano veramente disperate. Qui dove abito io (a Givoletto) non mi risulta esista qualche tipo di assistenza domiciliare anche solo per rivoltare mia mamma nel letto.
Grate del vostro interessamento.

Risposta:
visto l'argomento trattato, occorre vi rivolgiate all'Associazione Diritti del Malato, -0554277727, lun-mer-ven, 10:30-11:30.
 
 
 
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