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Lettera 
15 aprile 2001 0:00
 
Mio figlio, appena maggiorenne,  si è fatto aggirare ed ha firmato un contratto di acquisto di materiale vario (fondi di magazzino in enciclopedie, corsi d'inglese, videocasette di varia natura ecc...) per la somma di £3.600.000. oggi gli è giunta una raccomandata che gli intima il ritiro della merce e il pagamento dell'acconto di £320.000 entro 5 giorni per evitare conseguenze legali. Ha anche la possibilità di vanificare il contratto con una perdita del 25% della somma totale. C'è qualche possibilità di cavarsela o sarà costrettoa mantenere fede al contratto che gli è stato estorto con l'inganno (ad esempio quando ha firmato,  il foglio non era compilato)?

Risposta:
Se suo figlio e' in grado di dimostrare, anche tramite testimoni, o comunque se la sente di sostenere di essere stato truffato dall'agente che per strada lo ha indotto a firmare, puo' presentare denuncia in magistratura (non contro la ditta ma contro l'ignoto agente), e successivamente contestare la validita' del contratto in quanto viziato nel requisito essenziale della volonta', diffidandoli pertanto dal reiterare queste indebite richieste. Unica alternativa, accordarsi per il pagamento della penale richiesta.
Suggeriamo di prendere visione della scheda pratica -reperibile in Archivio schede- "I contratti per strada": dettaglia specificamente tutti i passi da fare.
 
 
 
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