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Lettera 
13 aprile 2001 0:00
 
Tipo_Form.............CONSIGLI
RICHIESTA.............Oggetto: SCADENZA PRODOTTI ALIMENTARI
Oggi 12-04-2001 in ufficio abbiamo festeggiato e tra spumante ed altro, ed e' stato "riesumato" un panettone con scadenza Aprile 2001. Da qui ne e' nata una discussione con un collega. Io asserivo che i generi alimentari sono commestibili e non danno alcun tipo di problema se consumati entro i 4 mesi successivi alla scadenza. Mi sono fatta forza della dicitura "CONSUMARE PREFEBILIBILMENTE ENTRO" il preferibilmente e non OBBLIGATORIAMENTE mi fa dedurre che i prodotti possano col tempo subire delle modificazioni, ma tali da non danneggiare l'organismo con intossicazioni e/o altro.
Gradirei sapere:
-) La data di scadenza e' puramente indicativa o e' una data da rispettare "tassativamente"?
-) Se avessi un'intossicazione alimentare dopo aver ingerito un prodotto scaduto che riporta la dicitura "Consumare preferibilmente entro il. .. .. ." posso chiedere risarcimento danni alla casa produttrice?
Vi ringrazio per il vostro eccellente servizio.

Risposta:
La scadenza "preferibilmente" e' appunto solo indicativa, e non tassativa, esistendo un discreto margine di tollerabilita' -circa 6 mesi.
Se mancasse il "preferibilmente", allora la data sarebbe tassativa.
Se si ingerisse del cibo oltre la data indicata come preferibile e si sostenesse poi di aver subito dei malesseri, si dovrebbe comunque riuscire a dimostrare la causalita' dell'evento, dimostrando la nocivita' indebita dell'alimento.
 
 
 
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