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Lettera 
13 aprile 2001 0:00
 
Tipo_Form.............CONSIGLI
RICHIESTA.............Il giorno 16 marzo 2001 ho preso in affitto una casa, ho dato una cauzione di 2.400.000 di cui 1.500.000 in regola e 900.000 in nero; inoltre, Lit.1.500.000 per i 3 mesi di anticipo. Lit.3.000.000 li ho pagati facendo un assegno postale, in quanto li ho il mio conto privato. Per un equivoco, l'assegno e’ stato respinto, in quanto per 40.000 che mancavano sul conto non hanno giustamente pagato l'assegno. Passati circa 10 giorni da quando avevo consegnato l'assegno i padroni di casa mi avvisano della situazione, io senza nessun problema ho risposto che subito avrei risolto il problema pagando in contanti, previo la restituzione dell'assegno; i padroni di casa hanno detto che non c'era nessun problema, quindi mi avrebbero fatto sapere al piu’ presto per il da farsi. Passati circa 7 giorni da questa telefonata, la Sig.ra con voce seccata mi dice: "Entro stasera mi devi pagare!", io le ho risposto che non c'era nessun problema. Quel giorno stavo lavorando, e la sera finivo di lavorare intorno alle 21:30. Sapevo di dover far tardi all'appuntamento, quindi decisi di spostare l'appuntamento subito alla mattina seguente. Al telefono la padrona di casa alzando la voce, mi ha detto che la stavo prendendo in giro, che non poteva fidarsi di me! Ho chiesto spiegazioni, ma neanche Lei sapeva come rispondere!
Sinceramente mi sono molto offeso per il comportamento dei miei padroni di casa, in quanto non ho problemi di soldi, quindi ho deciso il giorno 09 aprile '01 di restituire le chiavi dell'appartamento e recedere giustamente dal contratto di locazione.
Chiaramente gli ho detto che paghero’ le spese di acqua - gas - luce che ho speso per i quasi 30 giorni passati in quella casa.
Tengo a precisare che anche all'agenzia immobiliare ho pagato Lit. 900.000 in nero per il quieto vivere del padrone di casa!
Ora vorrei sapere: Posso recedere da questo contratto senza dover assumere altre spese? Devo mandare una disdetta scritta, ma come devo specificare che recedo perche’ mi sono offeso di quanto accaduto?
Nell'attesa di una Vostra risposta Vi ringrazio anticipatamente augurandoVi una buona giornata e un buon lavoro.

Risposta:
Noi dobbiamo analizzare quello che sembra: e dall'esterno, si rileva che lei ha dato un assegno non fornito di provvista. Questo e' il primo elemento, non positivo.
Per seconda cosa, notiamo che nessuna azione e' stata intrapresa dal proprietario per recuperare i soldi dovuti, ne' lei ha provveduto al pagamento.
Nessun passo e' stato fatto ne' da una parte ne' dall'altra.
Pertanto, e' ingiustificato il suo recesso, in alcun modo motivato.
Indipendentemente dal fatto se siano o meno -i proprietari- dei buoni psicologi (e se abbiano fatto bene o male ad iniziare a sospettare di lei), mentre ci sono degli elementi formali che confermano la liceita' di un simile dubbio, nello stesso tempo da parte loro non sono state commesse delle inadempienze contrattuali tali da legittimare un suo recesso -dal punto di vista di un giudice.
Pertanto, se non vi fidate l'uno dell'altro, e' bene che risolviate il rapporto, ma di comune accordo.
 
 
 
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