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Lettera 
12 aprile 2001 0:00
 
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RICHIESTA.............Ho recentemente stipulato un contratto preliminare per l'acquisto di un appartamento da un privato con l'intermediazione di una agenzia. L'immobile che vorrei acquistare e’ cointestato a marito e moglie i quali hanno firmato congiuntamente il preliminare. Dopo poco ho scoperto che questi due coniugi, proprietari dell'appartamento, hanno avviato la causa di separazione. Quali sono i rischi che io potrei correre? La moglie, proprietaria con il marito dell'appartamento ed avente 2 figli di 5 e 8 anni, potrebbe chiedere l'usufrutto dell'immobile fino alla maggiore eta’ dei sui figli? E se si’, quali sono i tempi entro i quali io dovrei fare il rogito per non incorrere in questo rischio?
Vi ringrazio anticipatamente del vostro inestimabile servizio. Cordiali Saluti.

Risposta:
A lei non interessano quali siano i rapporti tra le due persone. Infatti, indipendentemente da quale sia il motivo per cui possono ripensare alla vendita, essi diverrebbero inadempienti e conseguentemente non sarebbe possibile dar seguito al contratto, ma solo chiedere il rimborso del danno, appunto in relazione alla violazione del contratto. Quello che -supponiamo- lei teme che non si realizzera': non si trovera', cioe', con un appartamento a suo nome gravato di usufrutto a carico della moglie, ma potra' riuscire a portare avanti il rapporto contrattuale, oppure a vedersi risolta la promessa di vendita dai venditori che ci avessero ripensato (indipendentemente dal perche').
 
 
 
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