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Lettera 
11 aprile 2001 0:00
 
Tipo_Form.............CONSIGLI
RICHIESTA.............Gentile ADUC,
domenica 8 aprile sono andato ad una manifestazione pubblicitaria, tenuta in un albergo, alla quale ero stato invitato con la promessa di una vacanza gratis, ovvero 1 settimana di alloggio gratis. Questa offerta serviva, dicevano gli organizzatori, a pubblicizzare un nuovo prodotto per le vacanze, ancora poco conosciuto in Italia: il time-sharing. Ovvero, invece di comprare una settimana in una multiproprieta', si compra una settimana di tempo in tutta una catena di residence e hotels. Tradotto in cifre: noi avremmo comprato questa settimana di tempo-vacanze per L.19.900.000; Inoltre avrei moltissimi altri vantaggi, quali forte riduzioni sulle tariffe aeree con diverse compagnie, molti ristoranti convenzionati per prezzi piuttosto bassi, utilizzo delle macchine Avis. Adirittura certi alberghi di Sheraton e Hilton farebbero parte della catena RCI, di modo che con 300.000 Lire la settimana avrei persino 2 camere doppie in questi alberghi. Come vedete, e' un'offerta che mi sembra abbastanza avvincente, anche se non sono forse stato esaustivo nella caratterizzazione dell'offerta. Mi sono fatto spingere a firmare un precontratto quella stessa mattina, dato che il prezzo era dichiarato promozionale, valido solo in quel giorno, mentre il valore vero sarebbe di L.31.900.000.
Il giorno successivo sono stato visitato da un funzionario della ditta che mi ha sottoposto i termini per il pagamento: L.2.000.000 all'atto della firma del contratto (che io ho pagato con 4 assegni post-datati al 30/5; 30/6; 30/7; 16/8 2001) i quali servirebbero per coprire la prima vacanza.
Il resto (17.900.000) sottoscrivendo un finanziamento della durata di 48 mesi di circa 498.000 a rata con prelievo su c.c. bancario, il quale pero’ sarebbe stato avviato solo nel caso che la vacanza sia di importo superiore e solo relative alle rate per coprire il surplus.
Ad ogni vacanza successiva l'importo della vacanza sarebbe stato pagato con le rate del finanziamento.
Per scrivere queste righe mi sono riferito ad un'altro caso(rif.270 del 26 mag 99) molto simile, se non uguale, al mio che ho trovato nel vostro sito quando sono stato colto dai dubbi.
Le mie domande sono: non essendo ancora trascorsi i termini di legge (10gg.),volendo recedere dal contratto, ci sono spese accessorie che io devo in ogni caso pagare? Nel contratto viene scritto che la New Travel, per farmi avere il prezzo promozionale, ha dovuto anticipare al Club La Costa il 30% dell'importo totale (cioe’ circa 6 milioni). Sono tenuto al rimborso?
Come posso bloccare gli assegni post-datati e il finanziamento che ho sottoscritto all'atto della firma del contratto?
Come compilare esattamente la domanda di diritto di recesso?
In base alla vostra esperienza, in che trappole posso cadere se non usufruisco del diritto di recesso e se decido di tenermi la settimana di vacanza?
Grazie anticipatamente.

Risposta:
Puo' recedere -tramite raccomandata A/R- entro 10gg.. Dovra' pagare le spese accessorie, ma solo quelle effettivamente necessarie alla mera stipula dell'atto, secondo quanto disposto degli artt.5 e ss del dlgsl 427/98 -non, pero', il 30% delle cifre a qualsiasi titolo richieste. La difficolta' consiste, adesso, nel riuscire ad ottenere il rimborso di quanto gia' versato: presumibilmente dovra' fare causa. Gli assegni post-datati (che NON poteva emettere) non puo' bloccarli: dovra' convincerli a restituirglieli.
Puo' recedere dal finanziamento, entro 7gg. dalla stipula, tramite raccomandata A/R (dlgsl 50/92).
Purche' non creda alla possibilita' di vendere la vacanza e non abbia pretese sui luoghi da scegliere, adattandosi a quanto i suoi punti annuali le consentiranno, potra' anche mantenere l'offerta (rischiando ovviamente in caso di fallimento, cosa comunque sempre possibile e risultando ad ogni modo come creditori).
Legga -attentamente- questa scheda sulla multiproprieta' dopo il dlsgl 427/98.
 
 
 
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