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Lettera 
28 aprile 1999 0:00
 
A seguito della tendenza, sempre piu' diffusa, a considerare lo spamming una pena capitale ed in particolare della notizia che la UE intende bandirlo, come riportato at: http://www.deandreis.it/pin/news/846/pinews4979.html vorremmo esprimerci brevemente a favore dello spamming. Si': decisamente preferiamo ricevere qualche mail indesiderata, piuttosto che vi sia una qualche forma di censura e peggio ancora di difficolta' istituzionale alla comunicazione tra esseri umani. Ci spingiamo a ritenere che lo spamming (possibilmente cortese, breve e magari rivolto a temi sociali) sia una delle migliori opportunita' offerte da Internet. Come si potra' contattare per la prima volta una persona che non si conosce, una volta stabilite pene per coloro che inviano messaggi non richiesti? Come si potra' porgere alla pubblica attenzione un tema magari scottante che non trova, e non trovera' mai, continuando di questo passo, posto sui canali di grande frequentazione, classici e virtuali? Dietro l'ennesima guerra contro l'ennesimo inesistente nemico su cui focalizzare la pubblica attenzione e fuorviarla cosi' dai veri, strutturali mali della nostra societa', sembra apparire la solita mano di un sistema ormai in agonia che sente di essere, proprio oggi che pare invincibile, vicino alla sua fine, e che cerca quindi in tutti i modi di tenere nascoste certe verita', certi fatti, certe realta'. No, grazie per la cura, onorevoli onorevoli: preferiamo lo spamming! In fin dei conti per non subirlo basta non rendere pubblico il proprio e.mail personale, utilizzandone uno secondario per le uscite in pubblico sulla Rete. Dove e' il problema? Su Internet, dove un nuovo account e.mail non costa nulla, la situazione e' in fondo molto migliore di quella che riguarda le cassette della posta convenzionale: in questo caso solitamente ne abbiamo solo una e, pur ritrovandola quasi sempre piena di pubblicita' cartacea, a nessun leguleio e' venuto in mente di porre un divieto. Se ora si sente cosi' forte il problema dello spamming virtuale e' segno che vi e' ben altro che lo spamming commerciale che si intende vietare: cio' che si intende vietare e' una comunicazione con contenuti alternativi, capillare, diffusa, nazionale ed internazionale, diretta a quella maggioranza della popolazione che finora e' stata nutrita esclusivamente con pastone fatto di pubblicita' ed informazione di regime, sia esso politico, economico o religioso. Quindi: ben venga lo spamming, poiche' favorisce la comunicazione, e' perfino ecologico in quanto non usa la carta, ed e' potente mezzo di risveglio delle masse.

Risposta:
Effettivamente i suoi messaggi sono sempre molto interessanti.
 
 
 
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