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Lettera 
3 aprile 2001 0:00
 
Dopo aver subito numerosi disservizi dovuti alla negligenza di Telecom Italia mi sono ripromesso di utilizzare per le mie telefonate esclusivamente altri operatori e di leggere con estrema attenzione le bollette che purtroppo sono ancora costretto a ricevere dall'ex monopolista (ex?) .
Premesso che sono prevenuto e forse un poco rancoroso, nel mese di marzo ho telefonato al 187 per rinunciare all'elenco telefonico (dopo aver constatato di essere l'unico utente tra la cerchia delle mie conoscenze ad esserne ancora sprovvisto) e chiedere di non aver addebitato il costo (seppur simbolico) di tale servizio.
Oggigiorno, tra l'altro, lavorando in internet si trovano numerosi siti nei quali e' disponibile on-line la lista degli abbonati Telecom.
L'operatore ha preso nota della mia richiesta anche se sono convinto che, dal momento che non mi fido, mi arrivera' puntuale l'addebito.
Vi chiedo, visto che viviamo nel mondo dei burocrati se la mia richiesta e' lecita e se cosi' fosse, come mi dovro' comportare nel momento in cui mi sara' addebitata la spesa per l'elenco che non ho ricevuto e che a questo punto ne faccio volentieri a meno.
Facendo sempre tesoro delle Vostre "Avvertenze", cordiali saluti.

Risposta:
Ci risulterebbe che la consegna dell'elenco sia prevista da contratto e dunque non decurtabile, il rischio di vederselo addebitare con certezza, aumenta (siccome il regolamento prevede la possibilita' ma non l'automaticita' del servizio-elenco, occorrerebbe che valutasse cosa prevede il contratto sottoscritto).
Presupponendo che il servizio fosse decurtabile, per essere certo che -ormai per il prossimo anno- non le venga addebitato, occorrerebbe inviare raccomandata A/R di disdetta, perche' se la telefonata non e' stata accettata come disdetta, non ha modo di provarlo e non puo' renderla operativa per l'anno in corso ma per il seguente.
 
 
 
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