ADUC
Senza Titolo
Lettera
3 aprile 2001 0:00
Tipo_Form.............CONSIGLI
RICHIESTA.............Cara Aduc,
abito in un paese in provincia di Brescia in particolare in una corte ristrutturata suddivisa in vari blocchi di appartamenti con un cancello di ingresso in comune ma SENZA PORTINERIA. Le caselle della posta si trovano in prossimita’ di ciascun blocco di appartamenti, all'interno del complesso. Avendo avuto diversi "disguidi" nel recapito della posta (convinta che tali disguidi dipendessero dalla presenza di una nuova vicina un po’ "FICCANASO") ho telefonato all'ufficio postale sperando in una loro collaborazione. Con grande sorpresa mi sono sentita dire dalla stessa postina che a causa della lite con uno dei condomini (la mia vicina per l'appunto) lei non aveva + intenzione di recapitare la posta all'interno delle singole caselle ed aveva smesso di farlo da circa 2 mesi. La suddetta posta viene pertanto infilata in qualche modo tra le sbarre del cancello esterno che si affaccia sulla strada principale del paese alla portata di chiunque sia di passaggio, oppure, viene ritirata da uno dei condomini che io personalmente non ho mai autorizzato e neppure conosco.....
Faccio presente che il direttore dello stesso ufficio postale e’ perfettamente a conoscenza della questione ma se ne e’ lavato le mani sostenendo che e’ un problema che NOI condomini dobbiamo risolvere con la signora in questione (la mia vicina).
Personalmente credo che il comportamento dell'ufficio postale sia molto grave in quanto contario anche alle recenti leggi sulla privacy oltre che alla normativa gia’ presente in precedenza; pero’ preferirei avere qualche chiarimento in +.
Grazie per l'assistenza.
Risposta:
Non si tratta tanto di infrangere la legge sulla privacy, ma proprio di fornire un servizio, pubblico e dovuto. Quindi invii a questo Ufficio Postale una raccomandata A/R, in cui chiede che nel termine di 48 ore provvedano a fornire il servizio di recapito della posta, specificando che in caso contrario si vedra' costretta ad presentare un esposto in magistratura, richiedendo al magistrato una valutazione, per valutare se nei fatti esposti possa essere ravvisabile l'interruzione di un pubblico servizio.
RICHIESTA.............Cara Aduc,
abito in un paese in provincia di Brescia in particolare in una corte ristrutturata suddivisa in vari blocchi di appartamenti con un cancello di ingresso in comune ma SENZA PORTINERIA. Le caselle della posta si trovano in prossimita’ di ciascun blocco di appartamenti, all'interno del complesso. Avendo avuto diversi "disguidi" nel recapito della posta (convinta che tali disguidi dipendessero dalla presenza di una nuova vicina un po’ "FICCANASO") ho telefonato all'ufficio postale sperando in una loro collaborazione. Con grande sorpresa mi sono sentita dire dalla stessa postina che a causa della lite con uno dei condomini (la mia vicina per l'appunto) lei non aveva + intenzione di recapitare la posta all'interno delle singole caselle ed aveva smesso di farlo da circa 2 mesi. La suddetta posta viene pertanto infilata in qualche modo tra le sbarre del cancello esterno che si affaccia sulla strada principale del paese alla portata di chiunque sia di passaggio, oppure, viene ritirata da uno dei condomini che io personalmente non ho mai autorizzato e neppure conosco.....
Faccio presente che il direttore dello stesso ufficio postale e’ perfettamente a conoscenza della questione ma se ne e’ lavato le mani sostenendo che e’ un problema che NOI condomini dobbiamo risolvere con la signora in questione (la mia vicina).
Personalmente credo che il comportamento dell'ufficio postale sia molto grave in quanto contario anche alle recenti leggi sulla privacy oltre che alla normativa gia’ presente in precedenza; pero’ preferirei avere qualche chiarimento in +.
Grazie per l'assistenza.
Risposta:
Non si tratta tanto di infrangere la legge sulla privacy, ma proprio di fornire un servizio, pubblico e dovuto. Quindi invii a questo Ufficio Postale una raccomandata A/R, in cui chiede che nel termine di 48 ore provvedano a fornire il servizio di recapito della posta, specificando che in caso contrario si vedra' costretta ad presentare un esposto in magistratura, richiedendo al magistrato una valutazione, per valutare se nei fatti esposti possa essere ravvisabile l'interruzione di un pubblico servizio.
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