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Lettera 
1 aprile 2001 0:00
 
Il 09.06.1999 e’ stato stilato un contratto tra la P.R.S. s.r.l. in persona del suo rappresentante legale e lo scrivente (F***) con il versamento alla stipula di £1.750.000.tale contratto prevedeva: iscrizione agenzia per un periodo di 10 mesi al prezzo di £1.750.000; Inserimento nella banca dati dell'agenzia del nominativo F***** al fine di ricerca di presentazione ad altri o altre della stessa agenzia; autorizzazione alla comunicazione di dati di generalita’ visione di cassette o foto ad altri iscritti; alla pubblicazione su riviste e/o rubriche specializzate a solo scopo di matrimonio. L'agenzia non garantiva: la propria presentazione a terzi in quanto la p.r.s. partner club nuovi incontri non puo’ oggi essere in grado di stabilire se avra’ persone iscritte potenzialmente idonee ad avviare una conoscenza non dipendendo cio’ dalla volonta’ della p.r.s. riservandosi il sottoscritto a, fin d'ora, di accettare o meno eventuali incontri; il sottoscritto prende atto che il contratto non la esonera dall'intero pagamento del compenso pattuito ne’ prevede rimborso anche nel caso che rinunzi per qualsiasi motivo all'iscrizione. In data 16 luglio scrivente sollecitava Agenzia a "rendersi attiva nel comunicare nominativi registrati nella banca dati di persone di sesso femminile rispondenti a requisiti specifici " in data 17.08.1999 il sottoscritto inviatava detta AGENZIA MATRIMONIALE AD ONORARE ONTRATTO.
Fino ad oggi nessuna risposta. La mia domanda: codesto e’ evidentemente un contratto con clausole abusive a tornaconto solo dell'agenzia che tra l'altro non ha ottemperato a quanto verbalmente proposto e cioe’ l'incontro con una persona di sesso femminile per una conoscenza a scopo matrimonio mentre ha percetto indebitamente la somma di lire 1750000. E' possibile un'azione volta al recupero di detta somma?
Distintamente saluto.

Risposta:
Non e' facile ottenere qualcosa, visto che effettivamente il contratto e' aleatorio e non c'e' modo di garantire alcunche': a fronte di una totale mancanza di presentazioni in assoluto, ma e' opportuno tentare la contestazione.
Le alleghiamo un modello di lettera adatta al caso:
RACC. A/R
Oggetto: richiesta rimborso danni.
..............,, ,,,,,,,,,,,,,,
Spettabile. ............,
la presente per contestare -come gia' ampiamente esposto via telefono- la validita' del contratto da me sottoscritto presso la Vostra sede di. ...... in data. .........
Vi faccio infatti presente che -nonostante gli innumerevoli solleciti nei Vostri confronti- in quasi 8 mesi non mi e' stata presentata alcuna conoscenza. Salvo il vostro diritto di non poter garantire un esito "positivo" ai vari incontri che avreste dovuto propormi, il non presentarmi affatto nessuno esula totalmente da questa Vostra mancata "garanzia di risultato".
Il contratto era infatti pienamente valido affinche' con la Vostra intermediazione potessi avere l'opportunita' di conoscere nuove persone, con le quali sarei stato libero di poter o meno instaurare rapporti di amicizia. Dunque, da parte Vostra c'e' stata una vera e propria violazione del mandato, poiche' non sono mai stato contattato o comunque messo in grado di fare nuove conoscenza nonostante -lo ripeto- i miei continui solleciti.
E' inoltre illegittimo e vessatorio prevedere l'irrevocabilita' del contratto nei miei confronti, mentre Voi vi conservate la possibilita' di recedere in ogni momento. Tale clausola (n.7 del contratto) e' pertanto totalmente nulla ai sensi dell'art.1469 bis e seguenti del codice civile, come inserito a seguito del recepimento (con legge 52/96) della Direttiva Cee 93/13: faccio infatti presente che siamo di fronte ad un contratto Consumatore/Ditta, assoggettato a regole determinate che non prevedono l'inserimento di quelle disposizioni che determinino a carico del consumatore una posizione di squilibrio dei diritti e degli obblighi derivanti da contratto.
Ugualmente illegittima ai sensi delle stesse disposizioni e' la clausola n.9 (Foro competente): puo' essere infatti eletto a Foro -competente per controversie che vedano protagonisti consumatori nei confronti di ditte- solamente quello del luogo di residenza o domicilio del consumatore stesso. Ogni altra disposizione in materia e' totalmente illegittima e pertanto nulla.
Stante la Vostra palese inadempienza, Vi ingiungo pertanto di provvedere entro e non oltre 15 giorni dal ricevimento della presente al rimborso dell'intera cifra da me versata al momento della sottoscrizione, e cio' a titolo di rimborso danni a seguito del Vostro mancato rispetto del contratto, nonche' a seguito della manifesta annullabilita' del contratto stesso e cio' a seguito della mancanza -da parte Vostra- di portare veramente a buon fine la sua stessa conclusione. (Per non citare la nullita' della clausola in tema di irrevocabilita'). Vi avverto che in mancanza di pronto rimborso, tramite vaglia od assicurata postale, mi vedro' costretto ad adire immediatamente le vie legali, onde ottenere la piena tutela dei miei diritti.
 
 
 
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