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Lettera 
1 aprile 2001 0:00
 
Mi pregio di sottoporVi una questione che riguarda un'amica. La signora in questione aveva stipulato in data 3.12.99 un contratto D+ (basic con affitto di decoder). L'attivazione di tale servizio (£89.000), secondo le offerte promozionali di tale periodo, doveva essere gratuita. In realta’ tale importo venne addebitato.
In seguito a numerosi interventi telefonici, il 12.4.00 venne emessa una nota di accredito che, tuttavia, non e’ stata a tutt'oggi monetizzata.
Dopo ulteriori solleciti l'utente, ormai stufa, ha chiesto di recedere dal contratto in data 23.11.2000. In realta’ la stessa non era sicura che la richiesta venisse accolta poiche’ il termine per il recesso era gia’ scaduto. Tuttavia dal 1.1.2001 il servizio e’ stato interrotto dimostrando, attraverso un comportamento concludente, di dare seguito alla richiesta medesima. Senonche’ per l'anno 2001 e’ arrivata puntuale fattura con addebito di £540.000.
Nonostante ripetute telefonate al sevizio clienti della societa’, non e’ riuscita ad ottenere nessun rimborso.
Fingendomi il legale ho provato a telefonare al servizio clienti. Rispondono ragazze che ovviamente sono informate solo su alcuni aspetti degli abbonamenti ma non vogliono assolutamente dire se esiste un responsabile (che, stando al materiale fornitomi dovrebbe essere una fantomatica Gianna Sheel) e come si chiama, ne’ vogliono dire il proprio nome. Non forniscono nessun numero a cui rivolgere tale tipo di doglianza, ma la cosa peggiore e’ che, messe alle strette, fingono di interessarsi della cosa e "mettono in attesa", senza preoccuparsi piu’ di rispondere.
Vi sarei molto grata se riusciste a fornirmi qualche informazione al riguardo.
Distinti saluti.

Risposta:
Se deve contestare, lo faccia tramite raccomandata A/R, avvisando che -in assenza di qualsiasi risposta in merito al recesso esperito ed a fronte della fattiva interruzione dello stesso- si considera risolto il contratto, poiche' non sembra ammissibile una richiesta di esecuzione a fronte del citato, tacito accoglimento (questo pero' non vuol dire che non dobbiate pagare l'eventuale penale prevista, che vi verra' richiesta con calma).
Contestualmente, gia' che sta scrivendo, ingiunga di provvedere al rimborso -indicando gli estremi per il versamento- entro 15gg. dal ricevimento, avvisando che in difetto fara' causa per danni -eventualmente, si accordera' per una compensazione credito-penale.
 
 
 
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