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Lettera 
1 aprile 2001 0:00
 
Tipo_Form.............CONSIGLI
RICHIESTA.............Salve,
Vi espongo un problema a mio avviso un po' strano.
L'altro giorno, mia madre si e’ recata in banca per effettuare un versamento su un conto corrente a me intestato.
Per effettuare questo versamento, ha staccato un assegno dal suo carnet e l'ha presentato al cassiere della filiale della banca "proprietaria" del conto corrente beneficiario. Il cassiere, in maniera alquanto indigesta, ha inizialmente rifiutato l'assegno di mia madre, ma poco dopo, comunicandole che non era assolutamente possibile effettuare un operazione del genere, ha incassato l'assegno e l'ha versato sul mio conto corrente. Il cassiere le ha detto che la prossima volta avrebbe dovuto effettuare un versamento di questo tipo solo ed esclusivamente in contanti.
La mia domanda e’ questa: e’ veramente possibile che sia legale effettuare un versamento su un conto non proprio tramite un proprio assegno e che invece sia perfettamente legale versare dei contanti? non sarebbe piu’ sicuro, anche per questioni antimafia o che so io, accettare solamente bonifici o assegni in maniera da poter risalire a chi effettua il versamento?
E nel caso in cui una banca rifiuti un operazione legalmente approvata ma vietata dalle proprie procedure interne, e’ possibile ottenere giustizia in maniera veloce ed efficace (magari tornandoci con finanzieri, carabinieri, polizia) esigendo che rispettino le leggi vigenti?
Vi ringrazio anticipatamente per l'attenzione e la risposta e vi invio i miei piu’ Cordiali Saluti.

Risposta:
Tutte le operazioni sono contabilizzate: sia in contanti che in assegni. Ad ogni modo, la ragione del rifiuto c'e', ed e' fondata:
Il titolare del conto su cui i soldi vengono versati, dovrebbe pagare anche delle spese che egli non ha autorizzato: il versamento "conto terzi", per la tutela del ricevente, puo' avvenire solo in contanti.
In questo caso, trattandosi della medesima banca, hanno accettato l'operazione, altrimenti avrebbe dovuto prelevare e versare contanti.
A parte questo specifico caso motivato, in genere la scelta di operazioni ammesse o meno, puo' variare, ma con questo non pensi di poter "obbligare" ad accettare un'operazione non voluta. Le "vigenti leggi" non possono imporre operazioni rifiutate per la sicurezza dei propri clienti, e la tutela che la banca decide di utilizzare viene ammessa come legittima.
 
 
 
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