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RICHIESTA.............Ho versato assegni postali alla mia banca "conto 121" il 9 aprile 2001 (venerdi’), sono risultati disponibili soltanto il 21 aprile 2001 (per i sette giorni lavorativi). Nel frattempo, quando quei soldi erano soltanto contabili, ho staccato un assegno, superiore a quanto avevo sul mio conto al momento, la cui dicitura di riferimento sul mio computer era "benefondato". Non potendo mettermi in contatto con la banca, perche’ non risponde al telefono, e non potendomi recare nella filiale di appartenenza per spiegazioni, che ho avuto in seguito soltanto dal numero verde a disposizione (il discorso della disponibilita’ finanziaria al pagamento), ho potuto solo attendere di vedere sul mio p.c. l'addebito dell'assegno di cui sopra il giorno 20 aprile con l'aggiunta di lire 168.000 per "commissioni". Finalmente in contatto con la mia banca ho avuto le spiagazioni dovute: la commissione deriva dalle spese richieste dal notaio perche’ nel tempo in cui era necessario verificare la copertura dei miei versamenti postali, tale assegno fu appoggiato dal notaio, che per l'appunto pretese la commissione di 168.000.
E' possibile che tutto cio’ avvenga senza che la titolare del conto ne sia informata? Si poteva aspettare il giorno in cui i soldi sarebbero stati disponibili per addebitare tale assegno (ossia il 21 aprile, il giorno dopo) evitando di caricarmi di questa ulteriore spesa?
Grazie .

Risposta:
Non e' legittimo emettere assegni senza copertura. Il fatto che sia stato depenalizzato il reato non rende la cosa meno seria e rischiosa. A parte la banalita' di dirle che se utilizza un servizio deve accettarne le condizioni, la cosa e' piu' grave: non e' consentito utilizzare dei soldi che non si hanno e la banca e' solo depositaria ed incaricata di effettuare per suo conto specifiche operazioni, non e' un fondo di prestito od un amico che possa "fare il favore". Stia dunque molto attenta, poiche' subire un protesto e' una cosa alquanto fastidiosa.