Sono il papà di un ragazzo che unitamente a un suo amico dal giorno 10.03.2007 sono detenuti in India per iuna storia di droga, pare che in seguito un'azione di polizia in casa di indiani dove erano ospiti è stata rinvenuta una quantità di 18 kg di droga, non si sa in base a cosa ai ragazzi sono stati addossati il possesso di 8kg il resto agli indiani, eed altro documentato da una denuncia fatta pervenire dai ragazzi all'Ambasciata di Dheli, che fino a questo momento pare ha solo telefonato all'avvocato difensore dei ragazzi per informarsi sulle condizioni di salute e se sono trattati bene e queste notizie poi sono state girate a me con email all'inizio di aprile e poi niente. Non so se questo è normale, mi piacerebbe sapere cosa in concreto l'Ambasciata dovrebbe fare nei confronti di questi ragazzi, ultimamente in tele non si parla altro che di interessi delle autorità verso gente detenuti in altre zone dl mondo per svariati motivi, loro però non sono nessuno, sarà questa la differenza? noi familiari non abbiamo conoscenze e dobbiamo tirare a campare nel senso di sperare che qualcuno si accorga di noi e intanto loro sono lì e chissà come, da l'altro ieri c'è la possibilità di fare una telefonata alla settimana. Oltre a quanto sopra vorrei sapere se posso avere eventualmente un qualche aiuto da voi. In attesa vostre notizie cordiali saluti. Dimenticavo, loro sono residente in provincia di Piacenza io a Matera perchè sono separato legalmente.
Giovanni, da Rotondella
Risposta:
Il processo e le eventuali responsabilita' secondo la legge indiana e' affare esclusivamente indiano. L'ambasciata italiana puo' verificare se stanno bene, eventualmente valutare l'opportunita' di trovargli un legale, o consigliare loro a chi rivolgersi. Ma se tutto si svolge regolarmente secondo il diritto indiano e non vi sono gravi violazioni dei diritti umani l'intervento diplomatico italiano non puo' andare oltre.