Ho presentato ricorso al Giudice di Pace contro un verbale elevato per eccesso di velocita' ma notificatomi oltre il termine di 150 giorni. Nel ricorso ho chiesto la sospensione del provvedimento impugnato ma il G.d.P. non l'ha concessa; con l'ordinanza ha fissato la comparizione delle parti per una data successiva, lontana oltre 3 mesi dalla scadenza dei sessanta giorni utili al pagamento in misura ridotta. Per evitare che la sanzione venisse iscritta a ruolo per un importo pari alla meta' del massimo editatale, il giorno dopo la pubblicazione di detta ordinanza ho pagato la sanzione. Alla data fissata, ho regolarmente presenziato all'udienza di comparizione delle parti, ma mi sono sentito dire dal Giudice che il mio ricorso era, oramai, inammissibile (sulla scorta dell'eccezione sollevata dalla Prefettura competente), per il semplice fatto di aver pagato la sanzione (il Giudice ha anche commentato che <<avevo sbagliato a pagare>> perche' altrimenti <<avrebbe accolto l'opposizione>>!). Ho provato, con una memoria ampiamente articolata in punto di diritto, a fargli cambiare idea, ma non c'e' stato nulla da fare. L'altro ieri ha letto il dispositivo, dichiarando inammissibile il ricorso ed ora sono in attesa del deposito della sentenza per leggere le relative motivazioni. Avrei deciso a proporre appello, ma vorrei prima un conforto da voi, per sapere se qualcosa mi e' sfuggito, visto che non ho trovato giurisprudenza al riguardo. Grazie.
Giovanni, da Campobasso
Risposta:
Ci invii le motivazioni del giudice di pace. La questione risulta piuttosto grave... che senso avrebbe dopo il rigetto della sospensiva del provvedimento richiesta dalla parte, ostacolare il pagamento della multa? Crediamo che potra' ben ricorrere in tribunale, siamo curiosi di capire le ragioni di questa sentenza.