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Lettera 
23 aprile 1999 0:00
 
Tipo_Form.............CONSIGLI
RICHIESTA.............Buongiorno,
ho un contenzioso con una società di Milano che opera il multilivello. Ho stipulato un contratto in ottobre versando la quota di £.9.000.000. Il contratto stesso prevedeva la fornitura di una serie di servizi (segreteria-fax, corso di formazione, assistenza personale, direct marketing. Non ho ricevuto nessun servizio, se non un unico assegno di 100.000 lire (previsto dal contratto, a scadenza mensile, e relativo ad una % del fatturato aziendale) . Naturalmente avrei dovuto riceverne già sei... Relativamente ai servizi, è da sottolineare la inadempienza riguardo al direct marketing, valore contrattuale di oltre SEI milioni, e che prevede la fornitura di nominativi indispensabili per formare la propria organizzazione e riscuotere i bonus extra profit. Tali nominativi vengono raccolti dalla Azienda tramite numero verde e ripartiti equamente per zone gerografiche (secondo loro) tra i sottoscrittori dei nove milioni. In realtà, non solo io, dopo sette mesi, non ho ricevuto NESSUN NOMINATIVO, ma altre persone della mia stessa città ne hanno ricevuti più di una decina. Naturalmente ho chiesto la RISOLUZIONE del contratto per evidente inadempienza contrattuale, sottolineando che l'assegno ricevuto sarebbe stato messo a disposizione in qualsiasi momento. Mi è stato risposto che il RECESSO (ma io non l'ho chiesto!) non può essere richiesto perchè sono passati 90 giorni dalla firma del contratto, e perciò non ho diritto neanche a 100 LIRE!!! Domani dovrei incontrare queste persone, e mi sarebbe di conforto un Vostro consiglio. Un'ultima richiesta: per l'acquisto di un "elettrodomestico", sempre della stessa azienda, ho anticipato, in gennaio 200.000 lire (l'acquisto prevede anche un pagamento supplettivo di 12 rate da 80.000 lire). Tale "oggetto" mi sarà consegnato domani. A tal proposito vorrei sapere:
1) Il diritto di recesso di 7 giorni può partire dal momento in cui si ha fisicamente l'oggetto, oppure si fa riferimento al contratto firmato?
2) A quanto pare l'oggetto che mi sarà consegnato non corrisponde a quello presente in fotografia sulla brochure pubblicitaria. Si può parlare di pubblicità ingannevole? e se sì, come posso affrontare la cosa?

Risposta:
Parliamo prima del frigorifero: il recesso dei 7 giorni e' dalla firma del contratto. Salvo il caso in cui l'oggetto sia difforme da quanto indicato nel contratto. Se questo frigorifero del contratto veniva spacciato per il frigorifero della foto (la cosa deve essere verificabile) -non trattandosi veramente di esso- allora c'e' la possibilita' di recedere -vista la loro inadempienza (tramite racc. A/R). Per quanto riguarda l'altro problema, ugualmente deve scrivergli una racc. A/R in cui gli da' 15 gg di tempo dal ricevimento della stessa per provvedere -a seguito della sua risoluzione per loro inadempienza- a rimborsarla di quanto pagato. In caso di mancato pronto rimborso entro il termine stabilito, si vedra' costretto ad adire le vie legali. Non c'e' altro modo. Intesti -per conoscenza- le raccomandate a noi in quanto associazione di consumatori (senza inviarcele per raccomandata!) in modo che loro lo vedano.
 
 
 
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