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Lettera 
30 gennaio 2001 0:00
 
Gentile Associazione,
Avrei un dubbio che vorrei chiarire.
Da molti giorni si sta parlando di rimborsi per gli allevatori colpiti dalla mucca pazza.
Ora io mi chiedo, ma perche' i soldi che pago io in tasse dovrebbero andare a "risarcire" dei delinquenti che hanno usato prodotti vietati (farine animali) solo per il loro profitto!!!
Sarebbe come se io producessi del vino al metanolo e poi, una volta scoperto, chiedessi un risarcimento per la mia "azienda" in crisi!!!
Secondo me queste persone dovrebbero essere perseguite dalla magistratura e, nella malaugurata ipotesi di eventi letali per le persone, condannate per omicidio volontario.

Risposta:
Siamo contrari ad ogni forma di indebito risarcimento nei confronti di questi come di altri soggetti che non possono pretendere un rimborso per i propri interessi facendone ricadere le conseguenze sulla comunita'.
E pur biasimando piu' di quanto lei immagini questa forzatura della natura (ma ancor piu' dei mangimi, sono le condizioni di vita -vuol chiamarle cosi'? - cui gli animali produci-carne -altro non sono considerati- vengono tenuti) non ci sembra corretto ritenerli i responsabili di punta di un comportamento criminale, nel momento in cui utilizzavano farine che inizialmente non erano proibite ed in una seconda fase potevano non essere dichiarate. Pertanto, riteniamo che la questione-denuncia andrebbe valutata di caso in caso, e non in generale.
Sul nostro sito, nel settore Mucca Pazza, trovera' diversi comunicati stampa che collimano con il suo pensiero.
 
 
 
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