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Lettera 
29 gennaio 2001 0:00
 
Tipo_Form.............CONSIGLI
RICHIESTA.............Risiedo a Pianello, una Frazione di 600 abitanti del Comune di Cagli (PU) e Vi contatto per chiedervi gentilmente informazioni in merito alle tariffe dell'acqua fornita dall'acquedotto comunale e del canone di depurazione delle acque reflue.
E' dal 24.06.1999 che il Comune di Cagli ha emesso un'ordinanza di non potabilita' dell'acqua che rifornisce la nostra Frazione, ma cio' nonostante continuano ad arrivare bollette senza alcuna riduzione. Quello che Vi chiedo, anche a nome dei miei concittadini e' questo:
1) Dobbiamo pagare le bollette per intero, cosi' come sono state emesse, o in base al fatto che l'acqua erogata non e' potabile ed al Provvedimento C.I.P. n° 26/75, queste devono essere ridotte del 50%, per i periodi in cui la stessa non e' potabile?
2) Quando un Comune fornisce acqua non potabile, il canone di depurazione delle acque reflue, deve essere pagato per intero, al 50% o non deve essere pagato?
3) Gli abitanti di un Centro abitato, provvisto di fognatura comunale, ma privo di depuratore, devono ugualmente pagare il canone di depurazione delle acque reflue?
4) Nel caso, che queste tariffe debbano essere ridotte, a chi possiamo appellarci per far valere i nostri diritti?

Risposta:
Non ha rilevanza che le acque siano o meno utilizzabili come acque potabili.
Cio' che e' possibile fare, e' agire in giudizio chiedendo l'applicazione della delibera Cip.
Tuttavia, data l'indeterminatezza del caso, consiglieremmo di rivolgersi al Difensore Civico Regionale.
Il canone di depurazione dovrebbe essere pagato se lo stesso e' attivo e da chi vi sia effettivamente collegato, non dagli altri.
Riteniamo che sia possibile ottenere una riduzione delle tariffe: se l'assessore competente ed il difensore civico regionale non fossero d'aiuto, potra' costituire un comitato di pressione con tutti gli interessati.
 
 
 
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