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Lettera 
28 gennaio 2001 0:00
 
Mia moglie a febbraio 2000 si e' procurata una dolorosa distorsione alla caviglia, mentre scendeva le scale in un hotel di Passo del Tonale. Portata con un'ambulanza all'ospedale di Edolo per un pronto soccorso, le e' stata effettuata una radiografia ed una fasciatura, senza richiedere alcun immediato pagamento.
Con una lettera datata 22, 08, 2000 ed arrivata soltanto da pochi giorni, la ASL di Vallecamonica-Sebino, chiede il pagamento di £ 106.000
Non sono sicuro che i Pronto Soccorso vadano pagati. Vorrei sapere se tale somma e' dovuta mentre, come avvenuto in altre occasioni, immaginavo gratuita le prestazione di P.S. in strutture pubbliche per chi usufruisce del Sevizio Sanitario nazionale.

Risposta:
In alcune situazioni (ad esempio, in caso di rissa, alla persona che ha aggredito vengono richiesti i soldi), le Asl cercano di rientrare nelle spese.
Si informi, presso l'Urp della Asl in questione, sul perche' -nel caso specifico- venga richiesto il rimborso.
A seconda della risposta, stabilira' se contestare o meno, tramite raccomandata A/R.
 
 
 
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