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Lettera 
28 gennaio 2001 0:00
 
Vi invio per conoscenza una lettera inviata al quotidiano "La Repubblica"
Cordiali Saluti
Il costo delle cose banali.
Ho prenotato un volo Meridiana Catania-Genova con partenza il 23/01/01 e ritorno il 02/02/01.
Il viaggio di andata, previsto per le ore 12.25, come prevedibile e ultimamente ormai consueto, per motivi tecnici ha subito un ritardo tale che era piu' "conveniente" per i passeggeri (o per la compagnia?) attendere il volo per Pisa delle 15.00 e proseguire in pullman per Genova.
Vengo inoltre a sapere casualmente che dal 29/01/01 il collegamento e' sospeso. Non avendo avuto notizie dalla compagnia, mi collego al sito ufficiale (o ufficioso) della Meridiana dove ancora trovo pubblicizzate le convenentissime tariffe sulla stessa tratta ma non trovo avvisi sulla sospensione del collegamento. Perplesso, telefono al call-center dove mi viene detto che avrei potuto avere il rimborso del biglietto o, in alternativa, avrei potuto ottenere la "riprotezione" su un volo Meridiana in partenza da Torino, Milano o Pisa. Nel frattempo, riflettendo su quale delle due possibilita' fosse la piu' comoda, mando un' email all'ufficio relazione clienti della Meridiana per avere ulteriori chiarimenti. Non ricevendo alcuna risposta, ritelefono al call center Meridiana per prenotare il volo di ritorno. Ricevuta la conferma della possibilita' di avere una "riprotezione" su un altro volo, mi viene chiesto da quale aeroporto volessi ripartire. Sicuro che Meridiana provedesse anche al trasporto verso l'aeroporto piu' vicino, scopro invece che avrei dovuto provvedere da me. Ascoltate le mie proteste, l'impiegata di turno mi spiega che avrebbe chiesto ulteriori spiegazioni e mi lascia in attesa di notizie. Dopo alcuni minuti mi comunica di essersi sbagliata in quanto, non esistendo alcuna "riprotezione", avrei potuto avere solo il rimborso del biglietto presso la agenzia che lo ha emesso e che mi sarei dovuto in qualche modo arrangiare per il volo di ritorno.
Ancora non so come la vicenda si concludera'; sicuramente, a prezzo di tempo, denaro, e telefonate varie riusciro' a risolvere in qualche modo il problema, ma quello che e' successo finora e' sufficiente a fare alcune riflessioni.
Si puo' sospendere un volo da un giorno all'altro senza dire niente a nessuno?
Quanto costa aggiornare un sito web su novita' cosi' importanti?
Quanto costa chiedere scusa, provvedendo a garantire un'alternativa ad un volo annullato ma gia' pagato?
Perche' le famigerate "disposizioni" sono diverse a seconda dell'ora, del giorno o della persona cui si chiedono?
Per quante migliaia di lire un compagnia aerea perde completamente la faccia per non evitare anche la beffa oltre al danno per i suoi clienti?
Probabilmente siamo in pochi in questa situazione, allora: quante persone servono per rendere economicamente svantaggiose le loro opinioni?
Ma, soprattutto: perche' complicare sempre le cose semplici?
Se la compagnia avesse da subito provveduto a chiedere scusa (anche quello costa, evidentemente) e provvedere in qualche modo al ritorno, sicuramente non avrei scritto questa lettera che, se pubblicata (come spero) bilancera' da sola le parecchie e costose pagine pubblicitarie con le belle piazze italiane. Ma, probabilmente, questo e' l'unico modo per rendere economicamente svantaggioso il disagio di pochi passeggeri.

Risposta:
Consigliamo di effettuare la contestazione tramite raccomandata A/R, dettando un termine di giorni entro cui rispondere, specificando che in caso omettessero di farlo, prendera' gli opportuni provvedimenti.
 
 
 
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