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Lettera 
29 luglio 2006 0:00
 
Come da accordi alleghiamo denuncia inoltrata alla Polizia Postale, per una stranissima e sgradevolissima controversia contro Telecom Italia, la quale, ripetiamo, ci impone di pagare fatture di oltre 30mila euro. Cordiali saluti. Bollettino Tributario d'informazioni.
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La s.n.c. Bollettino Tributario, con sede in Milano, Via Manara 1, in persona del legale rappresentante Avv. Sergio Salvatores, espone quanto segue:
1) questa societa' nel mese di marzo 2000 fece richiesta a Telecom Italia s.p.a. di abbonamento al servizio a larga banda ring (ADSL) per rendere disponibile all'esterno il proprio sito del "Bollettino Tributario On Line", e consentire nel contempo al personale interno ai propri uffici di poter accedere alla medesima rete (doc.1);
2) per tale servizio Telecom invio' la prima fattura di euro 282,50 in data 1.7.2000 per il periodo di riferimento relativo al 4° trimestre 2000 (doc. 2); seguirono, da allora, puntualmente ogni due mesi le fatture Telecom di tale abbonamento, da noi regolarmente pagate: le fatture, emesse dalla data iniziale sino a quella datata 6.12.2004 relativa al bimestre ottobre-novembre 2004, furono n. 28, per il complessivo importo di euro 18.675,55 (doc. 2 a 29). L'importo medio da noi pagato ogni due mesi risulta essere stato di euro 666,98.
3) improvvisamente, senza una spiegata ragione per non essere mai intervenuto un utilizzo diverso del servizio sino ad allora fruito, gli addebiti subirono una impennata non giustificabile. Con fattura del 7.2.2005 venne esposto a debito l'importo di euro 3.981,50 per la trasmissione dati relativa al bimestre dicembre 2004 - gennaio 2005 (doc. 30); con fattura del 6.4.2005 l'importo di euro 5.685 per il bimestre febbraio-marzo 2005 (doc. 31);
4) cautelativamente, stante l'evidente erroneita' degli importi addebitati, questa societa' sospese, a far tempo da quest'ultima fattura del 6.4.2005, ogni pagamento. La circostanza di tali anomali importi, rispetto a quelli sino ad allora precedentemente fatturati, venne prontamente denunciata a Telecom con nostra lettera in data 5.5.2005 (doc. 32): con essa chiedevamo ragione sui motivi degli insoliti addebiti, non essendo accaduto alcun plausibile presupposto giustificativo di tale onerosita'; nella medesima lettera, stupendoci che non fosse attivo un loro servizio informativo per i clienti che superassero una anomala soglia di spesa, auspicavamo di non ricevere in futuro altre fatture di simili importi eccezionali per non essere costretti a dover rinunciare al contratto in essere al fine di evitare spese non controllabili;
5) Telecom con lettera in data 13.6.2005, senza fare alcun riferimento e dare risposta al merito della lettera 5.5.2005 da noi inviata, ci invita a saldare la fatt. del 6.4.2005 per il bimestre febbraio-marzo 2005, rimasta impagata, onde non incorrere nella sospensione del servizio telefonico (doc. 33);
6) a tale sollecito, rispondiamo con nostra racc. del 28.6.2005 (doc. 34): con essa vengono riproposte le medesime argomentazioni della lettera del 5.5.2005, con l'invito ripetuto a fornire spiegazioni sui motivi di addebiti tanto gravosi. Con questa nostra racc., informavamo altresi' Telecom che alla nostra proposta formulata telefonicamente alcuni giorni prima di effettuare un bonifico bancario di euro 1.000 in acconto sull'importo da noi eventualmente dovuto in attesa di una soluzione della vicenda (la proposta fu fatta direttamente dal Direttore della Ag. 32 Banca Roma di Milano, Dott. Mauro Mauri, presso cui questa societa' e' correntista, per conoscere le coordinate bancarie di Telecom su cui accreditare il bonifico), il responsabile Telecom contattato ha risposto di voler soprassedere a tale iniziativa, essendo prima opportuna da parte loro una verifica circa conteggi esposti nelle precedenti fatture e dare cosi' una spiegazione degli importi addebitati;
7) Telecom, pero', come ha evitato di dare riscontro alle nostre lettere 5.5.2005 e 28.6.2005, cosi' non da' alcun seguito a quanto aveva garantito di fare parlando con il Direttore di Banca Roma. Non solo: sistematicamente fa in modo di evitare ogni possibile contatto con noi. Giovanni Amato (residente in Milano, in via Vespri Siciliani 71), impiegato presso i nostri uffici, e Roberto Tedesco (residente in Cosio Valtellino -SO- in via Nazionale 99) , tecnico esterno che gestisce la nostra rete informatica, tentano piu' e piu' volte di contattare telefonicamente Telecom per cercare di esporre a qualche responsabile, e magari risolvere, la vicenda che si era venuta a creare: ogni volta, messi in attesa dalle signorine del call center alle quali spiegavano le ragioni della chiamata, non avevano modo di concludere alcunche' in quanto, dall'altra parte del filo, non si trovava mai una persona abilitata a poter trattare della questione, o perche', dopo vari minuti di inutile attesa, la telefonata si interrompeva per la caduta della linea;
8) Telecom, nel suo inspiegabile e assurdo comportamento, torna a farsi viva inviando la fattura del 7.6.2005 relativa al periodo aprile-maggio 2005: l'importo che viene addebitato e' di euro 16.188 (doc. 35). Con raccomandata 6.7.2005 (doc. 36) ribadiamo il nostro stupore, riproponiamo le medesime lamentele, riformuliamo le medesime proposte, invitiamo a voler dare riscontro. Tutto inutilmente! Telecom non da' risposta alcuna, e continua ad evitare con noi ogni contatto telefonico, che, per parte nostra, cerchiamo sistematicamente di avere. Volendo risolvere e superare il paradossale impasse che si e' venuto a creare, anticipando la stessa Telecom che aveva comunicato con lettera del 13.6.2005 di voler sospendere il servizio erogato, questa Societa' decide di interrompere il collegamento internet con Telecom stipulando un nuovo contratto con Fastweb: in data 7.7.2005 (doc. 37) il nostro DNS viene mutato da Telecom in Fastweb, il router Telecom viene spento, con conseguente impossibilita' di poter generare traffico. Nel frattempo Telecom recapita la fattura in data 5.8.2005 (doc. 38) per euro 5.829. Con racc. in data 24.8.2005 (doc. 39) Telecom ci informa che, perdurante la nostra morosita', considera risolto il contratto in essere, e di aver sospeso il servizio telefonico con le nostre linee. Diamo riscontro con nostra racc. 12.9.2005 (doc. 40), ripetendo le solite doglianze.
9) datata 9.11.2005 questa Societa' riceve la fattura Telecom XZ00009749 di euro 35.360,50 relativa alla trasmissione dati relativi al bimestre settembre-ottobre 2005! (doc. 41);
10) e poiche' nelle spirali perverse non esiste mai un limite al peggio, Telecom, puntualmente, ci fa pervenire un'ultima fattura di consolazione datata 10.1.2006 di euro 2.205,23: la ragione dell'addebito rimane imprecisata, ne' vi e' alcun cenno nel dettaglio dei costi a qualsivoglia riferimento temporale (doc. 42). Cerchiamo ancora una volta, piu' volte, di contattare telefonicamente Telecom per tentare di esporre a qualcuno, che possa e sappia ascoltarci, il paradosso della questione: inutilmente, secondo un rito gia' conosciuto;
11) pervicacemente, pero', e' la stessa Telecom a prendere una imprevedibile iniziativa di assoluta spregiudicatezza: essa da' incarico all'Avv. Andrea Bellantuono di Milano di sollecitarci il pagamento di euro 65.087.70, oltre ovviamente agli interessi legali, per il saldo delle fatture rimaste impagate, minacciando l'azione giudiziaria in caso di inottemperanza (doc. 43). Riteniamo che la questione esposta meriti la considerazione piu' attenta da parte di codesta Autorita'. I fatti narrati, provati documentalmente, evidenziano come il comportamento tenuto da Telecom durante l'intero rapporto sia stato di totale inesistente trasparenza; incomprensibile e ingiustificato e' rimasto il suo rifiuto di voler dare risposte ad ogni tipo di sollecitata domanda, scritta o verbale che fosse; misteriosa la sua volonta' di non fornire alcun tipo di spiegazione richiesta a proposito degli importi, via via crescenti, addebitati nelle fatture; incredibili le sue fatture del 9.11.2005 (per la ingentissima somma di euro 35.360,50) e del 10.1.2006 (di euro 2.205,23) emesse a debito di servizi mai erogati, da essa stessa da tempo interrotti. Piu' che fondati sono i sospetti di gravi violazioni di legge: rimane da considerare, di tale oscura vicenda, quanta parte sia da attribuire, ad un comportamento doloso, teso a finalita' criminose, di responsabili all'interno della s.p.a. Telecom, e quanta parte sia derivata da una inammissibile, e quindi altrettanto colpevole, inefficienza della medesima societa'. Si producono i seguenti documenti:
1) contratto Telecom 2.3.2000;
2) a 29) fatture bimestrali Telecom; 30) fatt. Telecom 7.2.2005; 31) fatt. Telecom 6.4.2005; 32) lettera Boll. Trib. 5.5.2005; 33) lettera Telecom 13.6.2005; 34) racc. Boll. Trib. 28.6.2005; 35) fatt. Telecom 7.6.2005; 36) racc. Boll. Trib. 6.7.2005; 37) database dei nomi della registration authority italiana. 38) fatt. Telecom 5.8.2005; 39) racc. Telecom 24.8.2005; 40) racc. Boll. Trib. 12.9.2005; 41) fatt. Telecom 9.11.2005; 42) fatt. Telecom 10.1.2006; 43) racc. Avv. Bellantuono.
(Avv. Sergio Salvatores)

Risposta:
Il testo sara' pubblicato sul nostro sito, tra le lettere di Cara Aduc.
 
 
 
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