testata ADUC
Senza Titolo
Scarica e stampa il PDF
Lettera 
14 gennaio 2001 0:00
 
Vorrei raccontarvi una storia assurda ma vera! Ho letto che non si tratta dell'unico caso, anzi c'e' ne' a iosa per tutti i gusti. Interlocutore unico di noi poveri utenti la FAMIGERATA TIN! Vi propongo il mio caso. Due anni orsono ho acquistato un PC, in regalo c'erano 100 ore di navigazione in Internet gratuite con TIN. IT.
Seguendo le istruzioni per poter installare correttamente il programma mi veniva proposto un contratto on line che dovevo per forza accettare per attivare le 100 ore di navigazione in Internet. Finite le ore gratuite non ho piu' utilizzato tale accesso. Per me il discorso era chiuso, ma non per LORO. Infatti dopo un anno o poco piu' mi perviene una fattura di 180 mila lire! Chiedo chiarimenti a Tin e un operatore dell'Azienda mi dice che dovevo pagare poiche' ritenevano che consideravano tacitamente rinnovato l'abbonamento (anche se non avevo navigato dopo le ore gratuite) e che vi fosse una clausula in tal senso nel contratto da me sottoscritto on line e del quale non ne ho copia.
A questo punto chiedo per iscritto la disdetta dell'abbonamento ed espongo le ragioni per le quali non intendevo pagare la fattura inviatami. (Tra l'altro le 100 ore gratuite le ho consumate in pochi mesi e comunque prima dello scadere del primo anno).
Adesso mi e' pervenuto un altro sollecito di pagamento e l'intimazione che "se non pago entro i15 gg. dalla ricezione del sollecito saranno costretti loro malgrado a considerare risolto il contratto ai sensi dell'art.1456 del C.C. E ad intrapendere azioni legali"con conseguenti aggravi di spese a mio carico.
Cosa mi consigliate di fare?

Risposta:
In base alla nostra esperienza i casi come il suo sono numerosi. La questione sta in questi termini:
non avendo effettuato il recesso nella giusta maniera, dovrebbe pagare, ma c'e' da far presente un particolare:
se non ha mai sottoscritto materialmente il contratto, non ha approvato specificamente la clausola onerosa che prevede il rinnovo automatico, e dunque ha una possibilita'. Il punto e' riuscire a dimostrare che non ha mai utilizzato il servizio oltre il termine di scadenza. Se cosi' fosse, invii copia tramite raccomandata A/R della sua contestazione, specificando di non aver sottoscritto materialmente il contratto -senza dunque approvare specificamente la clausola onerosa di rinnovo- ne' di aver piu' utilizzato questo servizio oltre la scadenza, e quindi di non essere tenuto al pagamento; chieda una liberatoria, specificando che in caso contrario adira' vie legali. Nel senso che si rechera' dal Giudice di Pace, inizialmente per una conciliazione.
 
 
 
ADUC - Associazione Utenti e Consumatori APS