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Lettera 
12 gennaio 2001 0:00
 
Tipo_Form.............CONSIGLI
RICHIESTA.............Spettabile Associazione,
Vi scrivo per chiedervi un parere sui miei diritti (ed un eventuale consiglio) per la seguente situazione:
Nell'ottobre scorso io ed il mio compagno ordinammo una cucina da una ditta molto conosciuta e percio' ritenuta da noi una ditta "seria". La scelta della cucina con tutti i suoi accessori, ivi compreso il "top" di granito, fu fatta dopo una ricerca molto approfondita tra varie marche, fabbriche, ecc. Scegliemmo un "top" decisamente giallo da un campionario di tanti quadrati di granito (di circa 10x10cm) vedendo poi la correspondente fotografia nel catalogo della ditta. La cucina fu consegnata e montata a dicembre e rimanemmo sbalorditi nel vedere montare un "top" di granito decisamente rosa. Annotammo questo fatto sulla ricevuta che firmammo. Visto che il nome sull'etichetta del "top" consegnato corrispondeva alla nostra ordine e all'ordine inoltrata dal negozio, oggi un rappresentante (cioé venditore) della ditta venne a casa a vedere il top. Disse che il "top" era giusto, cioé era quello scelto/ordinato. Non porto' con se' alcuna documentazione, alcun catalogo o altro, si baso' soltanto sulla sua conoscenza ed esperienza delle cucine ed i vari "top". Alla nostra insistenza che c'era una notevole differenza di colore tra giallo e rosa, ripeté che il quadrato di granito e la fotografia visti nel negozio erano soltanto "indicativi".

Risposta:
Il punto e' capire se nel contratto ci fosse qualche di riferimento al colore: dovrebbe essere indicato un codice sul modello, e lo stesso dovrebbe essere stato riportato sul contratto. Se ci fosse una specifica indicazione in tal senso, potrebbe, tramite raccomandata A/R, chiedere che nel termine di 15 giorni provvedano alla sostituzione del pezzo con il colore indicato nel contratto, specificando che in caso contrario li riterra' inadempienti, prendendo gli opportuni provvedimenti e chiedendo il rimborso del danno. A quel punto decidera' se recedere dal contratto, e di conseguenza chiedere il rimborso, oppure chiedere l'adempimento, specificando che in caso contrario adira' vie legali. Nel senso che si rechera' dal Giudice di Pace, inizialmente per una conciliazione. Se non ci fosse stata una specifica richiesta scritta, la contestazione e' piu' difficile, in quanto non ci puo' essere da parte loro una inadempienza contrattuale.
 
 
 
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