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Lettera
13 dicembre 2000 0:00
Sono proprietario di un'immobile in Padenghe sul Garda (BS) nel mese di Novembre sono stato chiamato dal locale Comune per esibire i pagamenti I.C.I. dall'anno 1994 al 1999.-
Sono stato informato che nel 1994 ho pagato 100.000 in esubero. Nel 1995 ho pagato in meno, non so quanto. Mi hanno informato che a breve mi verra data comunicazione di pagamento per un importo di circa 600.000 lire.
Nel 1998 ho pagato il saldo di dicembre con 17 giorni di ritardo, motivo per cui ho pagato una multa di 140.000 lire.
Siccome la mia casa è stata accatastata nel 1996, si facevano i versamenti su un presunto reddito catastale.
Io ignorante in materia, ho preferito andare all'ufficio tecnico del mio Comune e farmi fare i conteggi in relazione alle documentazioni ivi giacenti. Il responsabile di quel settore calcolò nel 1995 un reddito presunto di xxxxxxx motivo per cui il versamento i.c.i. fu fatto a rispetto di quel conteggio.-
Ora mi viene contestato che il pagamento non era regolare in base alla successiva reddita catastale, io non mi sento responsabile, anzi secondo me il responsabile vero è il Comune nella persona preposta dell'ufficio tecnico.-
Non vorrei insistera ma se non erro in quel momento ricopriva una qualifica giuridica nell'espletamento delle proprie mansioni.
In breve, mi hanno detto che il denaro del 1994 non me lo restituiscono.
Chiedo, non è andato in prescrizione il fatto del 1995? se non il saldo di dicembre almeno l'acconto versato a giugno?
Risposta:
Premesso che la documentazione che aveva in mano il Comune poteva (anche non per loro colpa) essere difforme o sbagliata rispetto a quella in possesso del Catasto, tutto dipende dalle possibilita' che lei avrebbe di dimostrare quanto sostiene. Nei confronti del Comune in quanto tale, il responsabile e' comunque lei, pero' potrebbe avere la possibilita' di rivalersi su chi le ha causato l'errore. Altrimenti, puo' solo fare un tentativo, chiedendo l'intervento del Difensore Civico Regionale a titolo di mediazione, per giungere ad un accordo: non faccia pero' scadere i termini per il pagamento.
Sono stato informato che nel 1994 ho pagato 100.000 in esubero. Nel 1995 ho pagato in meno, non so quanto. Mi hanno informato che a breve mi verra data comunicazione di pagamento per un importo di circa 600.000 lire.
Nel 1998 ho pagato il saldo di dicembre con 17 giorni di ritardo, motivo per cui ho pagato una multa di 140.000 lire.
Siccome la mia casa è stata accatastata nel 1996, si facevano i versamenti su un presunto reddito catastale.
Io ignorante in materia, ho preferito andare all'ufficio tecnico del mio Comune e farmi fare i conteggi in relazione alle documentazioni ivi giacenti. Il responsabile di quel settore calcolò nel 1995 un reddito presunto di xxxxxxx motivo per cui il versamento i.c.i. fu fatto a rispetto di quel conteggio.-
Ora mi viene contestato che il pagamento non era regolare in base alla successiva reddita catastale, io non mi sento responsabile, anzi secondo me il responsabile vero è il Comune nella persona preposta dell'ufficio tecnico.-
Non vorrei insistera ma se non erro in quel momento ricopriva una qualifica giuridica nell'espletamento delle proprie mansioni.
In breve, mi hanno detto che il denaro del 1994 non me lo restituiscono.
Chiedo, non è andato in prescrizione il fatto del 1995? se non il saldo di dicembre almeno l'acconto versato a giugno?
Risposta:
Premesso che la documentazione che aveva in mano il Comune poteva (anche non per loro colpa) essere difforme o sbagliata rispetto a quella in possesso del Catasto, tutto dipende dalle possibilita' che lei avrebbe di dimostrare quanto sostiene. Nei confronti del Comune in quanto tale, il responsabile e' comunque lei, pero' potrebbe avere la possibilita' di rivalersi su chi le ha causato l'errore. Altrimenti, puo' solo fare un tentativo, chiedendo l'intervento del Difensore Civico Regionale a titolo di mediazione, per giungere ad un accordo: non faccia pero' scadere i termini per il pagamento.
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