testata ADUC
Senza Titolo
Scarica e stampa il PDF
Lettera 
24 novembre 2000 0:00
 
Tipo_Form.............CONSIGLI
RICHIESTA.............Salve, sono un giovane architetto di Genova che non immaginate con quali sforzi, si é aperto lo studio professionale. Come ultimo, ma fondamentale investimento, dovevo acquistare un computer, che dato l'uso specifico che debbo farne, costava 7.400.000 + iva; essendo la cifra troppo alta per le mie tasche, ricorro ad uno dei centri APPLE piú grandi di Milano, il quale aveva messo in vendita online lo stesso computer a 4.700.000 +iva. Cosi decido e vado a ritirarlo: premetto che nell'offerta era specificato che si trattava di una macchina usata (o ex-demo come la ditta definisce le macchine usate in qualche fiera o per esposizioni) e che era sprovvista di sistema operativo.
Mi presento dopo aver confermato via fax e ritiro il PC (un PowerMacintosh G4500), la macchina era esposta e funzionante, e ritiro il tutto pagando con assegno.
Torno all'ufficio a Genova, e dopo alcuni giorni (in ufficio mancavano ancora le scrivanie) installo la macchina.
Aprendo l'imballo l'unica documentazione che trovo é una brochure di circa 4 pagine in DANESE!!! e con tutta la buona volontá era indecifrabile.
In secondo luogo, (ho un'esperienza decennale con questo tipo di macchine) decido di procedere e la prima cosa che faccio é quella di inserire il cavo della corrente: risultato? Esplosione sul retro del computer e black-out dell'ufficio.
Scollego tutto per precauzione e riaccendendo la luce noto sul retro un interruttore (selezionatore di tensione) che era impostato per una corrente di 110-130volt: allarmato e terrorizzato per i probabili danni, riporto l'interruttore alla tensione corretta e nuovamente la stessa scena: a questo punto mi rivolgo ad un altro centro APPLE di mia conoscenza (ed in zona).
In quest'ultimo centro assistenza, scopro che il produttore, proprio per impedire che qualcuno non noti l'interruttore, pone un grosso adesivo giallo triangolare sulle prese e sull'interruttore, il che rende impossibile infilare le spine, quindi almeno il rispetto di questa procedura avrebbe avvisato l'utente del pericolo. Cionondimeno, anche supponendo di essere davanti al primo copmuter della mia vita, e volendo far precedere l'installazione da un'accurata lettura del manuale di utilizzo, mi era impossibile, poiché non esisteva ed in ultimo, anche avendo installato tutto correttamente il fatidico interruttore sarebbe stato alla portata di chiunque, curiosi, bambini, ecc.
In conclusione leggendo gli estremi di garanzia si esclude la copertura per danni derivanti un uso improprio o non conforme, ma io mi chiedo se in un caso del genere non mi posso rivalere sul Centro APPLE dove ho acquistato il PC, in quanto proprio essendo un concessionario ufficiale, abilitato a interventi secondo le esatte specifiche della casa, ha omesso qualsiasi informazione utile a prevenire questo o altri danni.
Non ho ancora comunicato nulla al centro in questione, poiché mi si dice che in questi casi, essi se ne laverebbero le mani ed io rimarrei con la garanzia inutilizzabile e la macchina completamente da buttare. Per questo sto raccogliendo tutte le informazioni e sto facendo periziare il PC dall'altro Centro Apple, dopodiché, ho preso appuntamento con un avvocato.
Come documentazione ho in mio possesso la fattura di acquisto, l'ordine, lo pseudo manuale in danese e il computer stesso.
Vi prego di spiegarmi come posso rientrare in possesso del mio principale strumento di lavoro senza dovermi esporre economicamente in maniera ulteriore.

Risposta:
Intanto invii una raccomandata A/R al negozio dove ha acquistato il Computer, in cui contesta la legittimita' di mettere in vendita un computer con una tale pericolosa anomalia. Infatti se questa presa ha bisogno di essere sigillata per impedirne l'uso, siamo di fronte ad un vizio di produzione, non potendo caricare il cliente dell'onere di osservare cautele superiori al dovuto, per la presenza di un elemento estraneo non utilizzabile, come appunto l'interruttore. La difficolta', sara' dimostrare che il supporto di protezione non sia stato rimosso da lei.
 
 
 
ADUC - Associazione Utenti e Consumatori APS