Ho installato nella mia abitazione in zona rurale un impianto
fotovoltaico. L'opera è stata completata, con un intervento anche da
parte di Enel, ma la resa dell'impianto è molto più bassa rispetto
all'atteso. La ditta che ha realizzato l'impianto sostiene che il
lavoro è a regola d'arte e che ha fatto delle verifiche sull'inverter
(di cui dovrebbe inviarmi relativa documentazione), quindi il problema
sarebbe a carico di Enel.
La responsabile della ditta mi ha suggerito di richiedere un
analizzatore di rete ad Enel per verificare le anomalie sulla tensione
in arrivo all'impianto, rilevate le quali Enel provvederebbe alla
messa in regola. L'analizzatore di rete viene implementato da Enel
alle seguenti condizioni: se l'analizzatore non riscontra anomalie,
l'utente paga una tariffa (circa 150€) per aver richiesto la verifica.
I miei quesiti sono:
- è corretto il modus operandi, ossia l'impresa che ha eseguito i
lavori non ha alcuna responsabilità sulla riuscita dell'impianto,
qualora il problema dipenda da Enel? In pratica, devo chiedere io
l'analizzatore di tensione ad Enel? E se l'analisi della tensione non
riscontra anomalie, il pagamento della "penale" è a carico mio?
- Qualora l'esito dell'analisi di tensione fosse negativo, mi
ritroverei che sia Enel sia la ditta documentano di non avere
responsabilità nella bassa resa dell'impianto. In questa eventualità,
come faccio a stabilire le responsabilità e come posso rivalermi?
Claudio, dalla provincia di CH
Risposta:prima di rimanere schiacciato in un deprecabile scaricabarile di responsabilita', crediamo che lei debba analizzare subito i due contratti sottoscritti, di scambio con il distributore Enel e di installazione dell'impianto di produzione fotovoltaico, in quest'ultimo caso per valutare la garanzia degli apparati e sopratutto della resa energetica dell'intera installazione . Se la presunta perdita rispetto alle attese fosse consistente, sarebbe opportuno incaricare un professionista del settore per una perizia tecnica, i cui risultati orientassero meglio la sua azione per individuare le responsabilita' di una o entrambe le parti, coinvolgendole anche in un contenzioso giuridico.
In ogni caso si rivolga all'installatore in maniera formale, facendosi valere con una lettera raccomandata A/R o PEC di messa in mora:
http://sosonline.aduc.it/scheda/messa+mora+diffida_8675.php