Buongiorno. I dipendenti del mio comune (Vimercate) si sono rifiutati di autenticare una firma su un sostituto di atto notorio come previsto dal dpr 445/2000. Questo rifiuto e' stato motivato con una indicazione fumosa, e non sono stati in grado di indicarmi eventuali circolari ministeriali successive al dpr 445/2000 o documenti formali. Inoltre l'impiegata ha sostenuto di essere stata "gia' denunciata una volta dai notai, e non voleva essere denunciata una seconda".
In questo modulo oltre a declinare le mie generalita' e premettere che ero proprietario di un veicolo, dichiaravo che:
"Autorizzo il signor xxxxxx (seguono generalita') a circolare con il suddetto veicolo (seguono dati veicolo) in italia e all'estero".
Richiedo questo documento autenticato per permettere al signor XXXXX di trasportare temporaneamente il mio veicolo all'estero (exta EU) per mio conto al fine di permettermi di eseguire successivamente un viaggio in loco con il suddetto veicolo. Questo documento viene richiesto dalle autorita' in caso di controllo alla dogana italiana in uscita (Genova e Napoli).
Aggiungo inoltre che il comune di Milano aggiunge questa clausola in caso di autenticazione firma su sostituto di atto notorio:
"Non e' possibile autenticare presso il Servizio Anagrafe dichiarazioni contenenti espressioni di volonta' o di impegno: l'autorita' competente e' il notaio. "
Ora, guardando l'articolo 21 del DPR 445 del 2000, non ci sono indicazioni di questo genere e non si entra nello specifico del contenuto del documento su cui la firma viene autenticata. Vengano solo indicati genericamente atti tra privati e atti per l'amministrazione pubblica, indicando che quest'ultima DEVE accettare atti sostitutivi senza firma autentica previo aggiunta di una copia (non autenticata) del documento di'identita' di chi ha firmato l'atto notorio.
A seguito di questo Vi chiedo se potete fugare i miei dubbi e rispondere alle seguenti domande:
E' legittimo questo comportamento da parte del comune di Vimercate che mi ha negato un servizio dovuto secondo il DPR 445/200, per di piu' senza indicarne formalmente i motivi? Ci sono gli estremi per un esposto?
Per quale motivo il comune di Milano aggiunge la clausola che ha riportato sopra? La mia dichiarazione "Autorizzo il signor..." che ho riportato sopra rientra tra le autenticazioni non fattibili secondo questa clausola? C'e' una circolare ministeriale che specifica o limita il campo della'art 21 del dpr 445/2000?
La dogana dei porti italiani e relative forze di polizia, in quanto "pubblica amministrazione", non dovrebbero accettare una dichiarazione con allegata fotocopia da documento di identita' (come da dpr 445/2000) invece di chiedere il documento con firma autentica?
Mi rendo conto che sono molte domande complesse, ma sono una in conseguenza dell'altra
Vi ringrazio in anticipo.
Massimiliano, da Vimercate (MI)
Risposta:
crediamo che entrambi i Comuni abbiano ragione, perche' si tratta di atti fra privati la cui possibilita' di autentica non e' derogata.