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Imu ed abitazione senza usufrutto
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Lettera 
16 dicembre 2017 0:00
 
Ho ricevuto un accertamento da AEQUA Roma per l'importo IMU insufficiente che pagai nel 2012 in quanto dal 2001 il mio appartamento è abitato dai miei genitori e fino al 2011 ho potuto pagare l'ICI come prima casa.
Non ho mai richiesto l'atto di usufrutto al notaio e negli anni susseguenti non ho nemmeno provveduto più al pagamento di alcun importo in quanto ho dato per scontata la situazione precedente come abitazione principale ai miei genitori.
Oggi pur avendo la residenza con mia madre Il mio nucleo familiare è stato riconosciuto con la mia famiglia in un altro appartamento nello stesso quartiere e quindi non riconoscono le agevolazioni per abitazione principale.
Facendo il certificato storico anagrafico dovrebbe risultare invariata la residenza dei miei genitori e del sottoscritto a parte mio padre deceduto nel 2007.
Potrei ottenere il riconoscimento dell'usufrutto di fatto relativamente allo storico anagrafico dei miei genitori?
Brigida, da Roma (RM)

Risposta:
la situazione presentata nella sua lettera è veramente incomprensibile.
in via generale si può dire che l'IMU grava sul proprietario della casa che ne può chiedere l'esenzione se ne gode come abitazione principale, non conta la residenza anagrafica se questa non corrisponde alla realtà, in quanto il Comune può eseguire controlli sulla reale situazione.
Quindi se il Comune ha accertato che il suo nucleo familiare risiede di fatto in altro appartamento dovrà pagare l'IMU come seconda casa.
L'usufrutto di fatto non esiste, in quanto essendo una limitazione del diritto di proprietà di immobili, è previsto l'atto scritto ad substantiam.
 
 
 
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