Spett.le ADUC,
Io con mio fratello e mia
madre abbiamo intestato 1/3 ciascuno un terreno (in Valnerina - Terni) con diritto di enfiteusi (al catasto risultante composto da due particelle di dimensioni quasi uguali), una con la dicitura:
A) “SEMINATIVO di classe 1” di 1.720mq e l’altra
B) “SEMIN ARBOR di classe 2” di 1.570mq (che costeggia il fiume Nera).
Tale diritto di enfiteusi apparteneva ai miei nonni paterni che insieme a mio padre sono deceduti (l’ultima mia nonna nell’anno 2000).
Tali terreni risultano regolarmente nelle nostre dichiarazioni dei redditi anche se noi non abbiamo mai svolto alcuna attività (di tipo agricolo,etc.) su quest’ultimi, né ricevuto comunicazione o richieste di canone che effettivamente non sono state corrisposte.
Il Comune con lettera raccomandata* ci chiede ad oggi il corrispettivo degli ultimi 5 anni di canone da effettuare entro 30gg dal ricevimento della stessa tramite PagoPA, pena la richiesta della “devoluzione del fondo enfiteutico, ai sensi dell’art. 972 del c.c.” e provvedendo al “recupero dei canoni enfiteutici ai sensi di legge”.
Con la stessa informano che si può effettuare formale richiesta tramite PEC per l’affrancamento del diritto di enfiteusi.
*la raccomandata è stata ricevuta solo da mia madre e mio fratello che hanno in comune la stessa residenza ma non da me che ho residenza diversa, o meglio non ero presente nel periodo, non ho cmq trovato la eventuale ricevuta.
Sono trascorsi circa 35gg dal pagamento di quanto richiesto, siamo purtroppo in ritardo di qualche giorno.
Quindi questi i nostri interrogativi:
1) Cosa può comportare se il pagamento viene effettuato qualche giorno dopo la ‘scadenza’?
(essendoci accorti che avevamo superato i 30gg, abbiamo intenzione di effettuarlo comunque ma ci interessava precedentemente chiarire oramai i punti qui presenti).
2) A tale terreno risulta da un lato confinante il cugino di mio
padre che ci ha chiesto di cederglieli:
? Tale operazione dovrebbe avvenire solo dopo l’affrancatura effettuata da noi che ne sancisce la nostra proprietà?
? Ho visto, se non erro, che per l’affrancatura dal diritto di enfiteusi risulta dal pagamento di 15 volte il canone annuale, ma devono a quest’ultimo essere sommati anche questi relativi degli ultimi cinque anni o vengono inclusi?
? E successivamente le eventuali spese del notaio sono a carico suo o nostro?
? Come e dove possiamo fare riferimento per capire il valore di questi terreni?
3) Come mai ci è arrivata solamente la richiesta di pagamento dei canoni di una particella e non anche dell’altra?
4) Genericamente chiediamo cosa potrebbe altresì convenirci a fini economici fare con questi terreni, se la presenza di eventuali normative (anche europee) etc. possano restituire un qualche tipo di vantaggio.
PS:non mi permette "Risposta Urgente" ma bonifico fatto ora/allegato
GRAZIE.
Emiliano, dalla provincia di TR
Risposta: andiamo in ordine:
1) il comune potrà applicare gli interessi di mora. E' comunque consigliabile pagare, anche se in ritardo, per evitare la devoluzione, e scrivere al Comune, avvertendo dell'avvenuto pagamento e chiedendo se vi sono ulteriori spese da sostenere per il ritardato pagamento;
2) Sì, l'affrancazione è necessaria per eliminare il vincolo enfiteutico e diventare pienamente proprietari. Solo in seguito potrete vendere il terreno.
Gli arretrati degli ultimi 5 anni non sono inclusi nel calcolo dei 15 anni e devono essere pagati separatamente. È probabile che il Comune vi richieda di saldare prima gli arretrati e poi procedere all'affrancazione.
Le spese del notaio per la cessione possono essere concordate con l'acquirente. Solitamente, chi acquista il terreno si fa carico delle spese notarili, ma è una questione da definire tra le parti.
E' necessario rivolgersi ad un perito agrario o a un tecnico esperto per una stima.
3) E' necessario chiederlo al Comune, non sappiamo risponderle.
4) non siamo esperti della materia, se non per dirle che potrebbero esserci incentivi per alcuni tipi di coltivazioni, oppure per la destinazione turistica o naturalistica. Vi consigliamo di rivolgervi ad un Caf o associazione agraria per ulteriori informazioni.