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Azioni per dimostrare rumorosità vicini
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Lettera 
17 marzo 2025 0:00
 
Buongiorno,
Ho un appartamento dato in locazione ad una ragazza.
Alcuni vicini si lamentano da tempo che durante i week end la stessa dia festini in casa o in giardino o ospiti gente disturbando in modo eccessivo: musica alta, rumori, schiamazzi, rumori di calcio balilla fino a tardi etc..
Più volte hanno provato a invitarla al rispetto della quiete condominiale...
Io avevo già riferito le rimostranze fatte, sperando si calmasse la situazione.
Al momento della firma del contratto di locazione avevo anche consegnato e fatto firmare il regolamento condominiale, dove però non si fa cenno a questo argomento ( nessuna menzione di orario riposo o altro).
L'anno scorso avevo interpellato un legale, ma mi era stato risposto che non potevo interrompere il contratto di locazione per questo motivo,in quanto l'inquilina pagava regolarmente.
Ora mi sembra di capire invece che potrei dare lo sfratto per rumorosità, ma avrei bisogno di una parte documentale che attesti tale problema.
Cosa devono fare praticamente i condomini per permettermi tale azione? Cosa serve? Verbali polizia, lettere formate dalla maggior parte, registrazione rumori? Per favore dettagliatemi tutte le azioni da fare per poi poter arrivare allo sfratto per rumorosità con certezza di successo. Avrei bisogno iter preciso, da quello che devono fare gli altri condomini fino a quello che posso più fare io, grazie alle loro azioni.
Grazie
Abbiamo inviato anche una lettera raccomandata a nome di tutto il condominio, tramite amministratore.
Silvia, dalla provincia di NO

Risposta:
Per poter avviare con successo una procedura di sfratto per disturbo alla quiete pubblica, è fondamentale raccogliere prove concrete e dettagliate della rumorosità e del disagio causato dall’inquilina. I vicini devono documentare il disturbo in modo preciso e continuativo nel tempo, attraverso diverse modalità. La prima e più importante è la richiesta di intervento da parte della polizia o dei carabinieri durante gli episodi di disturbo, affinché venga redatto un verbale ufficiale. Questi rapporti rappresentano una prova oggettiva della violazione della quiete condominiale. È utile anche effettuare registrazioni audio o video, soprattutto se il rumore è particolarmente forte, magari accompagnate da misurazioni con un fonometro che possano dimostrare il superamento dei limiti di tollerabilità previsti dalla legge. Un altro strumento utile è la presentazione di esposti al Comune o alla Polizia Municipale, meglio ancora se firmati da più condomini, per segnalare il problema in modo formale. Parallelamente, è consigliabile che i vicini scrivano lettere singole in cui descrivano con precisione gli episodi di disturbo, indicando date, orari e natura dei rumori, creando così una documentazione dettagliata e reiterata nel tempo.
Se non è già stato fatto, è necessario inviare un richiamo ufficiale all’inquilina tramite raccomandata con ricevuta di ritorno o PEC. In questa comunicazione si deve richiamare al rispetto delle regole condominiali e del codice civile, in particolare l’articolo 844 che disciplina i limiti delle immissioni, e avvisare che, in caso di persistenza dei comportamenti molesti, verranno intraprese azioni legali fino ad arrivare allo sfratto.
L’amministratore del condominio può svolgere un ruolo importante nella gestione della situazione. È consigliabile che convochi un’assemblea straordinaria per discutere il problema e deliberare eventuali azioni legali nei confronti dell’inquilina. Inoltre, può inviare una diffida formale affinché la conduttrice si conformi alle regole condominiali e ponga fine ai comportamenti disturbanti.
 
 
 
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